Pubblicato Mercoledì, 13 Settembre 2017
Scritto da Nicola Dell'Arena

Riflessioni \ Opinioni

L’ITALIA TRA ALLUVIONI E INCENDI

Ci risiamo. Alla prima pioggia autunnale l’Italia si trova sommersa dall’acqua e dal fango. La protezione civile ha dato il codice rosso per la Liguria ed invece é toccato a Livorno. Come al solito sono iniziate le polemiche e lo scaricabarile.

C’é nel Vangelo la visione  meravigliosa della Maddalena, e Gesù che dice: “chi é senza peccato scagli la prima pietra”. In Italia ha tirare subito la pietra è il peccatore (per modo dire) e cioè chi ha colpa. Il presidente della regione Toscana Rossi butta subito tutta la colpa sul sindaco Nogarin di Livorno per poi scoprire che sono esondati dei ruscelli e dei torrenti la cui competenza é della regione. E’ indecente la rissa che è scoppiata tra codice rosso e arancione. 

Qualcuno dice, prima questi disastri non accadevano. Certo prima c’era la piccola proprietà terriera diffusa e ogni contadino teneva pulita la sua parte, anche i greti dei ruscelli e dei fiumiciattoli. Certo prima era difficile che costruivano case vicino ad un torrente o un corso d’acqua, adesso manca poco che costruiscono sopra i fiumi o sopra i mari. Certo, negli ultimi anni arrivano bombe d’acqua mai viste prima, piove metri di acqua in poche ore.

Domenica a Roma ha piovuto ed è stata sommersa da tantissima acqua in poche ore. Ci sono stati dei problemi in alcune zone ma non così eclatanti come qualcuno ha voluto far credere. Gira un video su facebook che mostra un cassonetto dell’immondizia girare nell’acqua nella zona del Colosseo. Ho rivisto tante volte il video e mi sembra un montaggio ad arte. Riconosco il Colosseo ma tutta la zona circostante non mi sembra il Colosseo, l’arco di Costantino non si vede. Posso sbagliare ma i dubbi sono tantissimi che non si tratta di Colosseo.

Il PD è partito subito all’attacco della Raggi, dimenticandosi che lo sfascio della situazione odierna è anche merito suo. Un po’ di colpa stavolta spetta alla Raggi. I romani l’hanno votata per risolvere i problemi: caditoie e fogne intasate; pulizia della città (AMA); trasporti (ATAC). La Raggi ha risposto che qualcosa sulle caditoie è stato fatto ma non basta. Sono consapevole che per la pulizia delle caditoie ci vogliono tanti soldi che Roma non ha, ma la prossima volta, se il problema si ripete, la colpa è tutta della Raggi.

La Raggi ha anche detto che le fogne di Roma non sono capaci di smaltire tutta l’acqua che arriva con le bombe di oggi. Vediamo se è vero prima di crocifiggerla, come hanno già fatto. La stessa cosa è successo a Livorno. Hanno costruito degli invasi per ricevere l’acqua di queste occasioni ma non sono stati sufficienti. Naturalmente invasi più grandi costavano di più.

Questa estate c’è stato il boom degli incendi in tutta Italia ed in particolare nel nostro Abruzzo. Qualcuno dice, prima questi incendi non c’erano. Dicono sono di origine dolosa ma non ci credo. Certo prima il sottobosco, dai proprietari, veniva ripulito dalle sterpaglie e dalle legna e l’incendio non partiva. Adesso con i boschi abbandonati o custoditi dallo stato l’incendio può partire anche senza la presenza dei piromani.

Una volta la legna era l’energia primaria di riscaldamento degli italiani. Oggi non serve e la si lascia bruciare, perché costa meno  4 elicotteri per spegnere l’incendio che del personale per tenerli puliti. Bruciamo e sprechiamo energia a portata di mano e a basso costo e acquistiamo energia dagli altri stati (gas e petrolio) a costo più alto. Non sto esagerando in quello che dico.

Una cosa mi da fastidio in queste occasioni: la passerella di ministri e  presidenti che fanno promesse ma poi agiscono poco.

Nicola Dell’Arena