TIMORI E PREOCCUPAZIONI

LETTERA DI UNA MAMMA...

Intenso, profondo, viscerale.

Il legame di una madre con il proprio figlio è quanto di più forte possa esistere in natura.

Fin dai primi istanti del suo esistere gli ho donato il mio respiro, i miei battiti sono stati anche i suoi, l’ho nutrito della mia stessa vita.

 Il suo sorriso per me è ossigeno, i suoi occhi sono il completamento del mio esistere.

Ogni volta che la vita gli fa paura, sono al suo fianco, pronta a tendere una mano per dargli forza e coraggio.

Ogni istante della mia vita è volto ad assicurarmi che stia bene, che sia sereno, che sia al sicuro.

Faccio il possibile per proteggerlo da ogni pericolo e penso che, in mia assenza, saranno le istituzioni a fare altrettanto.

Lo accompagno ogni mattina in quello che dovrebbe essere il luogo in cui impara a socializzare, a condividere, a crescere guardando il mondo con avidità, curiosità e coraggio.

E’ qui che il mio superpotere di mamma viene meno, annientato dal pressappochismo di chi si accontenta di una “RAGIONEVOLE SICUREZZA”.

No. Decisamente ad una madre non può bastare una “Ragionevole Sicurezza” in un periodo storico in cui la natura dimostra costantemente di essere viva.

Non è la natura ad essere assassina: l’uomo lo è tutte le volte che privilegia logiche di potere e denaro rispetto al dovere di salvaguardare il benessere dei suoi simili, lo è chi di fronte al dolore rimane indifferente, chi dagli errori non trae insegnamento.

Come si può permettere che un luogo di gioia, di crescita, di socializzazione come la scuola, che rappresenta un percorso attraverso il quale i nostri figli imparano a conoscere il mondo ed i valori di condivisione e solidarietà, possa trasformarsi in una trappola mortale?

Una madre non può comprendere, tantomeno accettare, la superficialità di chi, ignorando il rispetto delle norme sulla sicurezza e sulla prevenzione, ignorando dati scientifici che raccontano la storia degli edifici scolastici, si sente dire che una scuola è “Ragionevolmente Sicura”, o che il suo stato non sia preoccupante perché “a guardarla dall’esterno dà un senso di stabilità”.

Tantomeno se queste parole vengono da chi ha il potere e la responsabilità di decidere.

Nessuno ha il diritto di mettere a rischio la vita di un altro essere umano, tantomeno di un bambino, tantomeno di mio figlio.

I genitori, la scuola e le istituzioni hanno uno stesso medesimo compito di fondamentale importanza in ogni società civile ovvero quello di proteggere i più piccoli ed indifesi, quello di tutelare la sicurezza dei bambini: l'unica vera grande risorsa dell’umanità.

Sono una mamma, non mi interessa sapere se ci siano o meno i fondi, se una soluzione alternativa esista oppure no perché se si vuole una soluzione si trova sempre.

Farò tutto quello che è in mio potere per proteggere mio figlio e lotterò affinché la scuola sia per lui  una finestra sul mondo attraverso la quale guardare con gioia, senza paura, senza che nessuno possa mettere a rischio la sua incolumità in nome di una qualsiasi “ragionevole sicurezza”.

Cinzia, semplicemente una mamma.