RIFLESSIONI \ OPINIONI

ELEZIONI REGIONALI E CAMPANILISMO

"MANNEME UENE DE ATRE…"

Dopo nove anni da primo cittadino di Atri, Gabriele Astolfi lancia la sua candidatura alle prossime regionali, con la sicurezza disarmante di raggiungere l’obiettivo. Quello che stupisce un pò tutte le persone normali non è tanto che lui si possa candidare alla Regione, bensì che continui ad avere un serbatoio di voti importanti, nonostante abbia riportato la nostra cittadina indietro di 20 anni. Purtroppo tutto questo fa parte delle contraddizioni nostrane, ma anche e soprattutto della mancanza di una opposizione incapace di costruire una coalizione credibile. In dieci anni il PD non è riuscito a trovare un pretesto per mandare a casa l’attuale sindaco, nemmeno dopo l’assist fornitogli dall’ex assessore Italiani, che nel famoso consiglio Comunale del 5 agosto 2016 lanciò delle accuse gravissime che avrebbero potuto far aprire un'inchiesta giudiziaria. Ma Il PD continua a sostenere che con l’attuale legge elettorale è impossibile fare opposizione in quanto c’è un divario notevole di consiglieri tra maggioranza e opposizione, Forse queste persone non sanno o fanno finta di non sapere che non è la quantità dei consiglieri a fare un’opposizione costruttiva, ma la qualità e l’impegno costante sul territorio. Le stranezze della politica locale non si fermano ai soliti inciuci tra PD E PDL, ma riguarda anche una buona parte della Sinistra o presunta tale. E’ risaputo che il Sindaco Astolfi vanta un controllo totale della politica atriana, puntualizzando di avere in tasca persino i voti della sinistra radicale. Fin qui pensavo alle solite bufale di stampo Berlusconiano a cui il nostro sindaco ci ha abituati, come le promesse di lavori mostruosi e megparcheggi volanti mai realizzati, se non qualche metro di marciapiede o una rotonda. Dobbiamo dire però che questa volta il sindaco aveva in parte ragione, infatti una parte della sinistra atriana e ripeto, presunta tale, si sta accapigliando per costruire liste per far confluire voti ad Astolfi e quindi al Centro destra. Ancora più incredibile la giustificazione di questi personaggi che si fingono di sinistra e votano a destra, “dobbiamo mandare uno di Atri”, incredibile ma vero, una giustificazione di stampo Italiota che pensa di soddisfare i propri interess individuando un concittadino al di là del colore politico, come è accaduto con Monticelli, che sono convinto avrebbe fatto carte false pur di rispettare le promesse e salvare qualche reparto del San Liberatore, ma che ha dovuto fare i conti con le politiche del PD, quella dei tagli alla spesa pubblica in nome del capitale finanziario. Stessa cosa, anzi peggio, accadrebbe con Astolfi, che fa finta di occuparsi del nostro Ospedale attaccando il PD, ma dimentica cosa hanno fatto loro con Chiodi. Ricordate i tagli imposti da Varrassi? PD e PDL sono due facce della stessa medaglia, che badano a salvaguardare le banche e la grande impresa, dimenticandosi di quei cittadini che non hanno un solo euro d’entrata. Voglio lanciare un appello a quei compagni che credono veramente negli ideali di sinistra: Non facciamoci coinvolgere da questa sottospecie di campanilismo assurdo, la politica è ben altro. Se si hanno degli ideali e si lotta per l’uguaglianza e contro lo sfruttamento, non si può scegliere un candidato di Forza Italia, neanche per la gestione di un condominio.

SANDRO SPADA