Pubblicato Venerdì, 07 Luglio 2017

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TERAMO

"APPREZZO LA SUA FRANCHEZZA, ORA ATRI ASPETTA RISPOSTE AI TANTI PROBLEMI"!

Egregio Signor Presidente,

l'altra sera, 3 Luglio u.s., sono stato presente, e con molta attenzione anche, alla sua relazione ed alle sue considerazioni, l'ho apprezzata particolarmente per la sua capacità e, in particolare, per la sua onestà intellettuale, nel trattare  gli argomenti di cui all'oggetto.

E' stata una relazione onesta e possibilista, condita da considerazioni di responsabilità prese da altri, di livello regionale ed oltre  già NON  rispettate nel tempo, e che non sono venute poi al territorio, e che, Suo malgrado, si è ritrovato a gestire, in un clima di  “disarticolazione e di disfacimento istituzionale”,  senza poi contare,   la perdita del Referendum istituzionale del 4 Dicembre 2016, nel quale,  la scomparsa delle provincie erano ivi  demandate e poste alla consultazione popolare e quasi date per vincente (sic!). Ed invece, come si è vito poi, è andato molto diversamente, e meno male per l'Italia. (Se avesse accettato il suo Renzi, lo spacchettamento dei quesiti, oggi avremmo avuto una ben altra situazione, invece....)

Ho apprezzato la sua sincerità sul fatto che, il suo Partito, tende a “non coinvolgerlo” eccessivamente, e come ha detto Lei, perchè, “dice pane al pane, e vino al vino”.

E' questa una situazione evidente nel PD, che pare, a vari livelli istituzionali, di andare ognuno per proprio conto, cosa che Lei, ha espresso anche a chiare lettere, come negative, all'azione amministrativa, oltre che “politica e strategica”,  del Suo partito nel territorio, che sia  esso di livello provinciale, regionale o nazionale.

Insomma, io che non vivo la vita del PD, e nemmeno rapporti con esso, sentirla esprimere la “verità” mi fa apprezzare la sua persona ed il suo ruolo ancora di più rispetto alla già stima che nutrivo per Lei nel passato, ed anche recente.

Franchezza per franchezza, le segnalo che la sua attività, può e deve  ritenersi complessa, e se mi permette, le chiedo di  essere un riferimento al nostro territorio, dell'AREA VASTA, dei 18 Comuni dell'AREA VASTA, della Vallata Fino, Vallata Vomano, e dei Comuni della costa afferenti questi  ai servizi che Atri offre al territorio da sempre, e delle quali non se ne può fare a meno. Diversamente sarebbe la morte di questa città come Lei  ha giustamente fatto notare in più passaggi nella sua  lodevole ed informata relazione.

“Il Partito non c'è più!” (Mi diceva in privato!) Certo, è vero Egregio Signor Presidente, si sta disgregando, però Lei è un amministratore, e sta sul campo, sta in prima linea,  e deve, come fa,  risolvere i problemi della gente, dei territori, prima che essi diventino macroscopici ed irrisolvibili. Atri, gli atriani, saranno attenti a queste condizioni che la Sua Giunta saprà, ed affronterà nei prossimi mesi,, al fine di onorare quello che Lei medesimo mi ha sempre espresso, cioè di “amare Atri”.

Questo è il momento ulteriore per dimostrare tutto questo, e lo faccia, recuperando anni di cattiva gestione della Provincia,  del nostro territorio. Ha espresso anche la volontà di intervenire  sulla sicurezza delle Scuole, ed Atri, che ha la Scuola Media Mambelli tra le più “insicure” sismicamente parlando, non ha ricevuto, nell'ultima trance di finanziamenti regionali,  nessuna considerazione. Anche se è di sua “non competenza”, la Scuola Media in parola, può esprimere dovutamente la sua opinione da Presidente della Provincia di Teramo.

Ha compreso inoltre, e per bene anche, che i guai che la politica soffre oggi, è la mancanza di coordinamento nel territorio, essendo stati fatti saltare da “riforme sconcertanti”, con la possibile eliminazione delle Province, ed aggiungo io, delle ULSS, dei DDS, dei Distretti Scolastici, e della messa in crisi d'identità delle Comunità Montane, e non invece, della eliminazione dei tanti  Consorzi doppioni, e gestori a volte del nulla, ed a volte in concorrenza con altri della stessa specie e materia trattante. Invece che, ritornando  alle riforme istituzionali, eventualmente, eliminare le  Regioni, carrozzoni moltiplicatori di spese, privilegi, e di sperperi a qualsiasi livello, e questo in tutta Italia, chi più e, chi meno.

Basta vedere, una per tutte, cosa sta combinado la Regione Abruzzo e l'ASL teramana, sulla gestione della Sanità, delle strutture sanitarie, degli Ospedali, dei servizi e della loro programmazione organizzativa nel territorio, sia a livello di ASL che, e soprattutto a livello regionale. C'è approssimazione, sconcerto, insicurezze, sperpero, privatizzazioni a non finire, e, soprattuto, un aumento della spesa sanitaria che il “decommissariamento” avrebbe dovuto eliminare, ma che invece, è in forte aumento (bilanci regionali alla mano), addizionale che non viene meno, compreso i Tikets sanitari.

Ed intanto si demoliscono strutture e storia ed efficienze nel territorio, come  ho più volte riferito anche a Lei per l'Ospedale S. Liberatore di Atri. Insomma, mi ha confermato che non c'è un'adeguata regia, in questo settore ed in altri della responsabilità pubblica a livello regionale. Questo, come Lei sa, non avveniva nel passato, anche se poteva essere prolissa la politica, lenta, ma coinvolgeva istanze ed organizzazioni e soprattutto istituzioni.

Oggi nulla di tutto questo: qualcuno decide, e così si fa, dalla sera alla mattina. Ma non per far  funzionare meglio qualcosa, per risparmaire, ma per funzionare peggio e spendere di più, come avviene con la “mobilità passiva”, come per la spesa in generale a livello regionale per la sanità di cui dicevo prima.

Il sistema scolastico di Atri, deve essere potenziato, nelle sue strutture, e questo è raggiungibile anche con la sua disponibilità. Avere bisogno di più aule, può essere anche richiesto al Comune, con aule della Scuola Mambelli, non sicuramente tutte  occupate. Oppure, già come ebbi ad avere io, allora, nel 2000, quando a seguito di lavori da fare nell'ex ITC, (succursale) feci, convocai, una “Conferenza di Servizio”: Comune, Provincia ed ASL, per utilizzare l'ex INAM (oggi sede del DDSS di Atri), che ha sicuramente locali disponibili per essere utilizzati allo scopo, almeno credo.

Ecco, Signor Presidente, alcune considerazioni che mi sentivo di esprimerLe in merito alla sua visita in Atri dell'altra sera, ed all'impegno da Lei preso verso questa città. 

E termino per davvero, dicendo anche che ho apprezzato inoltre, e molto anche, la sua capacità di determinare un ruolo di principio e di principi, nell'ambito  dei suoi diretti collaboratori della Giunta teramana, in particolare, mi riferisco, a tutte le polemiche interessanti Abruzzo Civico e relative deleghe all'Assessore Nugnes. In Atri, se il PD vorrà avere un ruolo, e se in particolare, ripeto, non si vorrà ancora riconsegnare al centro destra, altri dieci anni di deleteria amministrazione locale, è necessario che il rapporto tra il PD ed Abruzzo Civico, venga riproposto e alimentato da reciproco rispetto, anche concedendo ad Abruzzo Civico, solo in Atri, un ruolo di garante dell'alternativa ad Astolfi, o chi verrà nominato dopo di lui (si parla del Vice Sindaco Ferretti).

Questa è la mia modesta opinione, visti anche le forze in campo, la loro organizzazione, e la usura assunta ed avuta dal PD, in questi anni di potere  regionale, e di problematiche  proprie, che sicuramente non propendono ad una immagine positiva della sua responsabilità e ruolo, in particolare, ripeto, in Atri per le vicende inerenti  soprattutto le sorti dell'Ospedale S. Liberatore, che sarà, di certo, la “palla al piede del PD” e, che ha anche  motivato all'interno del Partito di Atri, situazioni dolenti e disorganizzativi  in questi anni, nonché spaccature verticali del Partito.

Basti pensare che  l'altra sera, mancava tutta un'area  dell'ex Margherita, compreso i due Consiglieri Comunali da essa eletti. E questa la dice tutta di cosa sarà prossimamente il gioco delle alleanze, i voti, i relativi impegni elettorali, candidature.

Insomma, la sua voce deve essere riferita incisivamente a tutto quanto, in primis alla viabilità come sulla  ex SS553, da Silvi a Notaresco, poi quella verso Pineto, Treciminiere, Casoli, e di collegamento con Cellino e Villa Bozza (Vallata Fino e Vallata Vomano), per collegare l'Ospedale e per i Servizi al territorio che la città di Atri ancora esprime e, che le elenco per ulteriore comodità di informazione: Ospedale, Inps-Inail, PPSS, Carabinieri, Forestale, Scuole superiori, Ufficio di Collocamento, Uta, Centro Servizi Culturali, Mandamento, Ufficio Giudice di Pace, Riserva Naturale dei Calanchi, Distretto Scolastico, DSS.

Quindi, come vede, ATRI è ancora un Centro strategico per il territorio, speriamo ancora, che comprende, come dicevo prima, 18 Comuni, due Vallate,  Vallata Fino e Vallata Vomano, 140 mila ab. d'Inverno, ma d'Estate almeno un milione e passa.

Scusa per l'essere stato prolisso, anche ovvio,  ma sentivo di esternarLe quanto sopra, senza ombra di presunzione alcuna la mia, cordialmente la saluto, e Le auguro un buon lavoro, ne ha sicuramente bisogno.

Mario Marchese, Circolo della Sinistra Indipendente-E. Berlinguer-Atri-