Pubblicato Lunedì, 03 Dicembre 2012
Scritto da Redazione



Sgomento e dolore in tutta la città

L’IMPROVVISA SCOMPARSA DI UN GRANDE VESCOVO

Mons. Mikhael AL-JAMIL ci ha lasciato! La triste notizia alle prime luci dell’alba. Si era sentito male nel primo pomeriggio di giovedì scorso nella sede del Patriarcato a Roma. Le condizioni si erano subito rivelate serie e preoccupanti. Trasportato d’urgenza al vicino Ospedale era entrato in coma e non aveva più ripreso conoscenza. Un male, fulminante, lo ha strappato al nostro affetto, alla nostra stima, alla nostra amicizia, ma non dal nostro cuore. Aveva festeggiato i suoi 74 anni ad Atri, il 18 novembre scorso, in occasione della sua visita per il conferimento della cittadinanza onoraria. Ci era apparso pieno di vita, gioviale, felice di stare con noi. Aveva promesso di tornare più spesso: “Atri – diceva – è ora la mia città!”. Lo aspettavamo per il periodo natalizio, certi di vivere con lui ore stupende, segnate dal calore immenso del suo cuore e dalla finezza delle sue riflessioni. Aveva comunicato a tutti i suoi amici romani il suo inserimento nell’albo d’onore dei cittadini illustri della nostra città. In bella vista, nel suo studio, la cartella con le foto scaricate da indialogo che mostrava con evidente orgoglio e soddisfazione.

Facciamo fatica a immaginare che non sia più tra noi. La morte improvvisa di una persona cara ci sconvolge, ci interroga, ci scuote.

E’ stato bello e opportuno aver organizzare in suo onore la solenne cerimonia a Palazzo Acquaviva: abbiamo fatto appena in tempo… Resterà nella nostra memoria la stupenda serata come il suo sorriso e la sua intelligente bontà abiteranno sempre i nostri cuori.

Sentiamo il bisogno, ora, in modo intenso e forte, di dirgli grazie per ciò che ci ha donato, per l’opportunità di averlo conosciuto, per i tanti momenti condivisi nel segno caloroso della semplicità e della spontaneità.

Sappiamo che è entrato nella pienezza della vita e celebra la solenne e splendente liturgia del cielo. Siamo certi che da lassù, come spesso ripeteva quando si imbarcava in aereo per i suoi numerosi viaggi, a far scendere “le gocce del suo cuore” sulla nostra comunità cittadina e sulla nostra storia resa più ricca e bella dalla sua presenza.