RIFLESSIONI \ OPINIONI

RENZI TRA L’INCUDINE E IL MARTELLO

Ci risiamo. Ballottaggio, l’affluenza alle urne è stata del 46%. Questo significa che, dove serviva, gli elettori di centro destra sono andati a votare il M5s e viceversa.

Non sono  favorevole o contrario a nessun metodo elettorale ma a questo del ballottaggio sono contrario per il semp1ice motivo che rappresenta uno spreco di risorse economiche evitabile. Tutto si può ricondurre alla prima tornata e il candidato che prende un voto in più viene eletto. Oramai è chiaro che vanno a votare soli i cittadini che si riconoscono nei due candidati sindaci che vanno al ballottaggio.

Questo metodo tanto caro al PD e alla sinistra che l’hanno messo per le elezioni dei sindaci, adesso scopriamo, sempre per merito del Pd che è incostituzionale e antidemocratico. Appena si sono accorti che gli elettori del M5s e di Centro destra, senza neanche sentire i loro leader, al ballottaggio si uniscono e fanno perdere il candidato del PD, hanno fatto dire alla Corte Costituzionale che il metodo è incostituzionale.

Mi ripeto. Non riesco ancora a capire come un metodo non scritto sulla Costituzione possa essere incostituzionale. E questo vale  sia per l’Italicum  che per il Porcellum. In Francia, al ballottaggio, hanno votato il 44% dei francesi e così il 20% hanno dato la maggioranza assoluta e strabiliante ad un partito e (non si parla di coalizione) appena nato. La Francia si basa su questo metodo da una vita ed hanno governi stabili che durano tutto il periodo della legislatura. Nessuno grida che è incostituzionale e antidemocratico.

La decisione della Corte Costituzionale che é stata presa per favorire il PD al contrario ha lasciato il PD nella melma e nelle sabbie mobili. Un autogol eccezionale e senza precedenti.

Il PD ha provato a riproporre il Mattarellum ma non ha trovato consensi negli altri partiti. Il PD ha partorito la fervida idea di unire insieme proporzionale e uninominale (metodo tedesco) con l’accordo dei quattro maggiori partiti ed è finita a pesci in faccia. Un emendamento innocuo, che comportava la non automatica elezione dei membri del Sudtiroler Volkspartei, ma che non inficiava tutto l’impianto della legge ha fatto saltare l’accordo. Un errore tecnico, ha affermato la Boldrini. Per me tutto è stato voluto e l’errore serviva a smascherare il M5s che aveva annunciato il suo si. Purtroppo gli italiani, tutti creduloni, hanno visto che 70 parlamentari del PD hanno votato contro la linea del partito.

Da questa votazione, tutto il PD parte all’attacco del M5s definendoli inaffidabili. La partenza è stata così veloce che sembra che se sapessero già il risultato. Secondo me con la pubblicazione della votazione ci hanno rimesso entrambi, ma di più il PD. Un altro grande autogol.

Adesso cosa succede? Vediamo quale legge elettorale partorirà la fantasia della nostra classe politica ed in base ad essa i cittadini voteranno. Una cosa è certa: un partito che pensa di fare una legge  per il proprio tornaconto e non per il bene del paese non è un partito serio.

Budrio, piccolo paese dell’Emilia, sempre governato dai comunisti ci manda un segnale con l’elezione a sindaco del candidato del centro destra. A Budrio, Igor ha ridicolizzato uno stato imbelle, prima con l’uccisione di due italiani e poi con la fuga. Colpa della magistratura che lo ha liberato due volte e poi con 1000 carabinieri a perdere tempo per quasi un mese nella campagna. Budrio ci dice che vuole maggior sicurezza per gli italiani e meno buonismo.

Renzi si trova tra l’incudine della legge elettorale e il martello del  ballottaggio è sarà schiacciato.

Nicola Dell'Arena