L’INSEGNANTE SCENDE DALLA CATTEDRA E NASCE:

LETTERE E PAGELLE A UN PROFESSORE

Un bilancio, non rituale, di una vita trascorsa a scuola

Un libro scritto a “220 mani”,  che raccoglie le testimonianze di oltre 200 ex alunni di Nino Bindi, insegnante atriano, con una carriera trentennale alle spalle che ha toccato anche istituti di Giulianova, di Roseto e di altre scuole della provincia di Teramo.

Una riflessione sul mondo dell’istruzione, che è al tempo stesso un diario collettivo, un epistolario moderno e un dialogo sulla scuola di ieri e di oggi, al di là di tutte le riforme, utili o meno. “E come l’assassino torna sempre sul luogo del delitto” scrive Bindi “così io, ripercorrendo le tappe del mio lavoro, proverò ad indagare per capire che cavolo ho combinato nel mio cammino d’insegnante, con la connivenza del sistema scolastico italiano. L’obiettivo è di ottenere una pagella, (questa volta da assegnare alla scuola) compilata da chi la scuola l’ha vissuta: gli studenti”.

E’ nata così una piccola grande inchiesta sul mondo dell’istruzione, che l’autore ha condotto tra più generazioni di suoi ex alunni. Un libro spiazzante, nato tra i banchi e cresciuto attraverso i social network, che è al tempo stesso un pamplet, un diario collettivo, un epistolario moderno e, sulla scia di  don Lorenzo Milani, un dialogo sulla scuola di ieri e di oggi, al di là di tutte le riforme possibili ed impossibili.

Il libro (prezzo di copertina € 15.00) pubblicato nel 2011 dalla CPE è distribuito a livello nazionale è reperibile anche in rete presso le maggiori librerie virtuali (IBS – HOEPLI – LIBRERIA UNIVERSITARA – WEBMASTER – DEASTORE)