Pubblicato Mercoledì, 21 Giugno 2017

CONGRESSO PD DI ATRI

UNA "MEMORIA" PER IL FUTURO

Egregi Signori, Egregio Presidente, con la presente intendo ringraziare Lei, per il gentile invito, al nostro Circolo della Sinistra Indipendente, o al nostro Comitato Difesa Ospedale Atri, che comunque sia, abbiamo apprezzato.  E' nelle sue espresse intenzioni di Presidente, allorquando ha  affermato che si potesse esprimere una “memoria”, invece che, di un intervento verbale, al quale mi sono sottratto, giacchè sarebbe stato oltremodo fuori luogo, e senza particolare rilevanza, essendo questo delegati alle rappresentanze, solo dei saluti formali, e che invece, come mio costume, voglio solo andare un “pochino oltre” questo, cercando di porre alla vostra attenzione, riflessioni e considerazioni che sicuramente avrebbero potuto apparire delle  “provocazioni” fatte in quel contesto.

L'essere presente, e l'aver avuto modo di ascoltare tutte le relazioni e gli interventi, mi/ci, ha dato modo di constatare e fare delle riflessioni: intanto una certa trasparenza a chi del PD non era, e questo ne va a merito del Circolo, poi l'aver verificato che, e con notevole preoccupazione, l'esistenza all'interno del PD atriano, di una “spaccatura nettissima” tra i vari iscritti e nel Gruppo Consigliare. La cosa non era sfuggita in questi anni, ed in particolare negli ultimi tempi a chi è stato, ed è attento quotidianamente, alla politica atriana, ed in particolare a chi aveva, nutriva, la speranza di un'alternativa a 10 anni di gestione Astolfi della nostra città. L'aver constatato che gli iscritti presenti del PD, era pochi, pochissimi, massimo una diecina, e per lo più alternativi alla organizzazione ufficiale che ne è venuta dal Congresso, la dice tutta su dove e cosa andiamo a costruire e quali sono le difficoltà da superare da parte del neo Segretario.

Personalmente, me ne dispiace, ovviamente, siete la forza politica più grande di Atri, almeno a livello politico, e il constatare di questo stato di cose, mi fa pensare male. Va da se, che avete avuto crisi a non finire, in “4 anni ben 3 Segretari di Circolo”,  quindi una cattiva eredità si presenta al neo Segretario, dr Alfonso Prosperi, e non ho ben compreso, se è frutto di una sintesi la sua elezione e nomina, oppure, ed invece, di qualche  volontà non tenente conto le due anime che, volere  o volare nel PD oggi alberga, se non tre o quattro. Non è felice questa situazione, stante le difficoltà del PD locale, l'immagine di esso espresso localmente, la complicità sorda alle scelte politiche del PD Provinciale e Regionale, in particolare contro Atri, e soprattutto verso il Presidio Ospedaliero S. Liberatore, lo metteranno, nel 2018, in pericolossima condizione di difficoltà a rintuzzare le ovvie ragioni ed attacchi di un Centro Destra atriano, che se anche loro non appaiono UNITI, sicuramente lo sono abbastanza per porsi ulteriormente in alternativa al Centro Sinistra (non elenco il M5S per mancanza di organizzazione locale).

Gli interventi dei vostri rappresentanti Consiglieri Regionali, del vostro On. Ginoble, ed in particolare  del Consigliere Monticelli e del Segretario Provinciale Minosse la dice  tutta su queste difficoltà e contraddizioni.

Ascoltare che le sorti inflitte all'Ospedale di Atri, sarà il “campo di battaglia” per le prossime elezioni amministrative, è dire cosa ovvia, per non parlare di Viabilità, occupazione, calo della popolazione, perdita di ricchezza di Atri. E, a nessuno, se non ad Anello, è venuto a mente di “riprendere mie sollecitazioni”, che su queste pagine sono venute e pubblicate (da Indialogo e La voce di Atri) per cercare di svegliare amministratori e partiti in questi anni, in questi mesi che apparivano alquanto  sonnacchiosi, per non affermare altro. Ma, per fare questo ci sarebbe voluto un “Partito Democratico”concreto e non diviso, con un progetto da mettere immediatamente assieme, e da realizzare, o meglio da far realizzare dalle istanze superiori, cioè: PD Provinciale e PD Regionale, tramite gli Onorevoli e soprattutto i Consiglieri Regionali, che oggi sono gli unici a detenere il potere  organizzativo ed economico  nel territorio, comunque a decidere se le cose si vogliono fare o meno, diversamente ogni battaglia è persa, appare persa. Spero che questo lo comprendiate, giacchè, è parsa palese nei pochi interventi fatti, e nelle relazioni presentate. Ed ascoltare il Consigliere  Regionale L. Monticelli, che afferma ancora, che ad Atri, sono venuti altri Primari, è cosa non precisa, disinformante, e da il segnale concreto anche, di non conoscere le questioni, o quanto meno di scarso interesse per i medesimi e della realtà ivi esistente.

Ad Atri, caro Consigliere Regionale ci sono  4 UUOOC, e cioè: Medicina (vacante); Chirurgia (non operativo da mesi); Ortopedia (vacante); Endocrinologia. Il resto sono solo UUOOSD, e cioè solo riferita alla Pediatria.

Per quanto riguarda invece l'Oculistica, la Urologia siamo a livelli di Day Surgery (nemmeno l'h12); e per i Servizi, invece, sono tutte UUOOS, con responsabili, ma non altro. Si è persa l'UTIC o Cardiologia h24, oltre il Punto Nascite e la Ostetricia e Ginecologia (non sono cose da poco, se mi permettete considerare).

Poi, si è detto che,  si intende acquisire per la Radiologia una RNM, che si attende, bonta sua, ormai da 8-10 anni, nel mentre a Giulianova ne hanno due,  come hanno la PET mobile, quasi inutilizzata, nel mentre che, la nostra Medicina Nucleare, di Atri, l'unica a norma delle due dell'ASL, attende una Gamma Camera, dalla bellezza di 10 anni,  pur avendo ancora il Laboratorio RYA sempre funzionante, e con mobilità attiva (struttura che non ha Teramo, cose queste ripetutamente poste alle vostra attenzione su queste pagine e da quelle del Comitato Difesa Ospedale, che mi onoro di rappresentare dal 2006, e che sono rimaste lettere morte per voi, o meglio per il PD atriano, provinciale e regionale).

Non metto in dubbio che ci siano delle volontà ulteriori, oggi positive, cioè di rimettere su e riqualificare strutture, come la Urologia, o parti  strutturli dell' Ospedale, la quale deve ritornare (l'Urologia) ad essere almeno una UUOOS Dipartimentale prima h12 e poi, attrezzandola ulteriormente in h24. Diversamente non decollerà quello che ho ascoltato, perchè per fare alcuni interventi, c'è necessità dell'h24, salvo che non si costituisca un dipartimento ”interdisciplinare” tra Ortopedia, Chirurgia ed Urologia in h24, con ognuno un Primario ed un responsabile per la UUOOSD della Urologia. E così anche ulteriormente, così come lo deve essere la Oculistica, ritornare ad essere una UUOO SD, almeno in h12, recuperando, se mi ascoltaste, anche qui una “pluridisciplinarietà specialistica” (prevista dagli ordinamenti, basterebbe un ordine di servizio del Direttore Generale) e cioè: Oculistica, Otorino, Maxillo Facciale in h12 ed anche in h24, anche stabilendo “convenzioni con specialisti esterni” da parte dell'ASL teramana, con specialisti di altre ASL o, di  altre Regioni, evitando così, i cosiddetti: “viaggi della speranza” o, alleggerire la “mobilità passiva” per l'ASL di Teramo, per effettuare alcuni interventi. Allora si che non ci sarebbero “dei doppioni”, perchè doppioni non sono, anzi, esprimerebbero capacità professionale ed efficienza nel territorio ed attirerebbe “mobilità attiva”Progetto unico in Abruzzo. Ma lo si vuole questo? O si bivacca e si favorisce sempre e comunque politicamente ed amministrativamente, il privato la cui spesa è aumentata in questi anni di gestione d'alfonsiana della sanità regionale? Oppure non è così?

E, poi, ritenendo ormai satura l'esperienza della mancanza del “Punto Nascite”, i flussi statistici di dove sono andati a finire i 530 parti che Atri non effettua più, va da se, che Atri potrebbe riacquisire almeno, per il momento, con un semplice “Ordine di Servizio” del Direttore Generale, la Ostetricia e Ginecologia, che sono attività diagnostiche chirurgiche (lo ha in accredito  verso la Regione la clinica Pierangeli, perchè non potrebbe averlo l'Ospedale di Atri?). Il tutto propedeudico alla riacquisizione del Punto Nascite, che la legge non impone, e non ha imposto,  di togliere, ma di razionalizzare nel territorio, ed è stata solamente una volontà politica dell'Assessore e del Presidente D'Alfonso, nonché quella inutile e soppressiva della “Ostetricia e Ginecologia”, per dare maggiore forza  alla privatizzazione e all'accredito di posti letto alle cliniche private del pescarese e del chietino (Clinica Pierangeli 20 pl), proprio nello stesso momento in cui veniva sottratto al S. Liberatore di Atri, con un semplice Ordine di Servizio da parte del Direttore Generale Fagnano e della dr. Maria Mattucci (bella cosa!). Ascoltare inoltre dai predetti, che il nostro Presidio Ospedaliero, è ancora  messo bene, rispetto agli altri, probabilmente non da il segno di come gli  avvenimenti hanno cambiato la situazione e le strutture dei 3 Ospedali di Base, e questo a favore di S. Omero,  dimenticando, lor signori cosa era il nostro Presidio appena 5 anni addietro,  (per non parlare di Teramo che scoppia di competenze che non riesce a soddisfare) . S. Omero, il quale ha ben 5 UUOOComplesse, con Ostetricia e Ginecologia e Punto nascite che Atri non ha. Compreso????

Ed, in merito a Giulianova, la stessa ha una UUOOC in più di Atri, avendo ancora la UTIC e Cardiologia, (peraltro non a norma come lo è invece quella di Atri, chiusa con ordine di servizio, ma di cosa parliamo.....). Struttura a Giulianova, che sicuramente non si giustificherebbe in quella realtà, stante ad appena 5 minuti dall'Ospedale di Teramo, con UTIC, Cardiologia e Cardiochirurgia ed Emodinamica. Quindi, ripeto fino allo spasimo, se questo Servizio (UTIC), un 2° (secondo) servizio nell'ambito dell'ASL dovrebbe esserci, come salvavita e presidio territoriale (130 mila ab.-Vallata Fino e Vallata Vomano e Comuni della costa da Roseto a Città S:Angelo, Elice), esso si giustificherebbe solo ed anche strategicamente in Atri e non  assolutamente a Giulianova. Questi sono i fatti, poi..........con la scusa dei doppioni, come dice l'On. Ginoble...............si possono fare danni e  tragedie, e  andare allo sfascio della salute e dell'assistenza sanitaria nell'ambito della Regione Abruzzo (siamo vicini a questo, basta vedere la mobilità passiva per rendersene conto ed il coto della sanità che in Regione è aumentato pur in presenza ancora di addizzionali e chiusure-soppressioni), e come è statto ampiamente dimostrato dai fatti, basta leggere i dati, ricoveri a Giulianova forzosi e voluti per far numero, ed ecco la costruzione degli avvenimenti dei cosiddetti doppioni.

Ecco, ho provato ad entrare, con proposte e, non con demagogia, all'interno del vostro dibattito congressuale, giacchè si è parlato, grandemente, “dell'Ospedale S. Liberatore di Atri”, di cosa, e come è  stato ridotto, e di qualche proposta di risveglio a tenerlo in auge, con, e senza  avvedute  proposte concrete per gli astanti, ma solo aleggiate come possibili, promesse, e che invece la presente analisi contiene come PROPOSTE percorribili da subito.

Scusate queste  analisi e le relative proposte, ma, mi sentivo di farle, giacchè sia Luca Bucciarelli, e Pierluigi Mattucci, hanno reso pubblico i loro interventi e,  le ragioni politiche delle loro posizioni, nonché i contenuti emersi dall'aver ascoltato ed anche in parte condiviso, anche gli interventi delle Consigliere Comunali: Arch. Barbara Ferretti e dr. Chiara Di Nardo Di Maio, nonché quella di Francesco Sfredda, e di Anello, la presente posizione, ed analisi, può trovare solo luce e spazio costruttivo per le sorti di Atri  nel prossimo futuro. Futuro che dovrebbe trovare ampio spazio nel PD, ma di NON settarismo vi dovete circondare o avvalersi. E, con  la esperienza passata, del 2013, dovete chiudere, e questo sicuramente scoraggerà molti a  NON ripeterla, e che invece, dovrebbe  porre il PD, disponibile ad alleggerire le sue difficoltà organizzative in un'ampia “apertura  strategica”, tenendo conto al massimo dell'unica forza  politica oggi ad Atri  che appare organizzata, rappresentativa, certa, territorialmente presente, che è il Movimento di Abruzzo Civico, e che invece ho visto osteggiare da parte del vs Segretario Provinciale Minosse, e lasciando eventualmente ad esso,  la conduzione della partita, della costruzione di un'alternativa alle scelte di Astolfi e company.  Diversamente è persa la “speranza” di vedere nel prossimo  quinquennio la presenza  di un'alternativa all'area di Astolfi.  Spero di essere stato chiaro in queste ultime battutte e nelle proposte effettuate, in particolare per il Presidio Ospedaliero S. Liberatore.

E, per finire, non meno onestamente, auguro al neo Segretario dr. Alfonso Prosperi, comunque,  un Buon Lavoro, ne avrà veramente bisogno.  Cordialmente

Mario Marchese, Circolo della Sinistra Indipendente E. Berlinguer-