Pubblicato Domenica, 18 Giugno 2017

CONGRESSO PD DI ATRI: L'INTERVENTO DELL'AVV. PIERLUIGI MATTUCCI

"E' STATA PERSA UNA OCCASIONE D'ORO, MA NON CI FACCIAMO DA PARTE"

Caro Presidente e Cari Amici,

non sarà sfuggito ai piu’ che alla celebrazione del congresso straordinario del circolo pd di atri di oggi non partecipa una componente della base degli iscritti della quale sono stato costituito portavoce, non solo per portare un caloroso saluto ai presenti ed un augurio non formale di buon lavoro al nuovo segretario, ma anche per chiarire la situazione affinchè, dentro e fuori il partito, non trovino spazio retroscena e speculazioni.

Nella fase precongressuale, dopo il tesseramento e dopo la parentesi della Convenzione Comunale e delle Primarie, la componente che oggi rappresento ha perseguito la strada del congresso unitario, nella convinzione, specialmente nella condizione politica che viviamo e dopo le pessime esperienze del recente passato, che questa fosse ed è l’unica condizione possibile per realizzare un rilancio del PD, per restituirgli centralità e competitività nel panorama politico atriano, in vista delle elezioni comunali del prossimo anno.

Siamo ed eravamo convinti che il perseguimento di questo obiettivo dovesse passare, intanto, attraverso la condivisione di una piattaforma programmatica che contemplasse, tra l’altro se non prima di tutto, una vera apertura del pd nei confronti di tutte le componenti della societa’ atriana che rifiutano una riedizione, riveduta e corretta, di un centro destra ancora vittorioso, con un processo guidato da noi che sfoci nella elaborazione discussa di un programma elettorale comune e in elezioni primarie aperte per la scelta del candidato sindaco, che possano far uscire la nostra comunità da una condizione di assoluta precarietà in cui l’hanno cacciata dieci anni di governo del centro destra.

è ovvio che tutto ciò avrebbe dovuto essere accompagnato dalla condivisione nella individuazione del segretario chiamato a gestire una fase così impegnativa, ma eravamo e siamo convinti che  il motore per percorrere speditamente il cammino sin qui delineato doveva essere una ripartizione mediana del Direttivo e della Segreteria tra le due componenti sostanzialmente eguali, affinché, scongiurando inutili e pericolose primazie, tutti, al contrario, si sentissero, paritariamente e legati l’uno all’altro, partecipi dello stesso progetto, sostenitori dello stesso segretario e responsabilizzati nell’azione politica da compiere per remare insieme nella stessa direzione, tenendo conto della complessità del compito e del dispendio di tempo ed energie da mettere in campo.

In questo quadro, pur pronti a proporre una nostra candidatura, abbiamo preso atto di quella  di Alfonso Prosperi, nei cui confronti non abbiamo messo in campo controindicazioni, ma soltanto una serissima perplessità che non riguarda il suo profilo personale e politico, ma, piuttosto, la scarsità di tempo disponibile alla bisogna, vista la professione assorbente che svolge con ritmi e tempi spesso non compatibili con certi impegni.

Pur consci di questa difficoltà, convinti non dalle generiche rassicurazioni ricevute sul punto, ma soltanto dalla prospettiva primaria dell’unità e dalla proposta di fornirgli un sostegno, partecipato, riconoscibile e responsabilizzante nei sensi poco sopra spiegati, abbiamo dato ad Alfonso la disponibilità a convergere sulla sua candidatura pur di dare slancio unitario ed intelligente alla vita del circolo.

A fronte di questa proposta, animata dal solo buon senso, abbiamo ricevuto silenzi sul piano delle intenzioni programmatiche ed un netto rifiuto alla prospettiva del lavoro politico unitario e paritario con alfonso segretario, solo l’offerta deprimente di un terzo del direttivo, quando, ben si sa, la gestione politica è affidata al segretario ed alla segreteria che sarebbe rimasta di diretta emanazione del segretario.

A questo punto non restava che prendere atto ed apprestarsi a celebrare un congresso con liste avverse che avrebbe comunque comportato, con certezza e comunque,  la creazione di una maggioranza e di una minoranza contrapposte, magari anche aspramente, con vantaggio per nessuno e danni per tutti.

Abbiamo a lungo riflettuto e scelto un’altra strada, ci pare, ragionevole quella cioè di non partecipare alla disputa cui ci stavano costringendo gli eventi, anche tenendo conto di sfortunate contingenze e coincidenze temporali e personali.

Abbiamo ragione di ritenere che sia stata la scelta migliore nell’interesse superiore del partito.

questo atto di responsabilità, tuttavia, non significa farsi da parte, né abdicare né lasciare campo libero.

Se ci saranno, come auspichiamo, segnali di buona volontà e di considerazione politica da parte del segretario e dei suoi sostenitori, con il coinvolgimento nei processi decisionali di quella larga parte di Partito comunque presente , se si darà vita ad un percorso di apertura delle porte del pd che conduca all’indizione in autunno di primarie aperte, accompagnato da una seria discussione sul programma da presentare agli atriani, non esiteremo a prestare la massima ed attenta collaborazione.

se le cose andranno diversamente non potremo che prenderne atto serenamente con tutto quanto ciò comporterà, senza rinunciare alla passione politica e civile che ci anima.

A te, Caro Alfonso, auguriamo senza acredine buon lavoro anche se ti sei lasciato sfuggire un’occasione d’oro, soprattutto ti auguriamo, nell’interesse di tutti, che tu riesca ad assicurare la disponibilità piena ed assoluta che il ruolo che hai legittimamente cercato ti impone senza se e senza ma.

Intervento del Consigliere Comunale Avv. Pierluigi Mattucci al Congresso di Circolo del PD di Atri 18-06-2017