Pubblicato Mercoledì, 14 Giugno 2017


NEL SEGNO DELLA CIVILTA'

Atri: approvata l’istituzione della Commissione Pari Opportunità.
Sarà composta da sette membri.

Dopo uno slittamento, dovuto a ragioni tecniche, è stata finalmente approvata ad Atri, in consiglio comunale, la delibera per l'istituzione della Commissione Pari Opportunità. Il Comune ducale ha deciso di sposare e promuovere, con convinzione, questo progetto di educazione e sensibilizzazione, ma soprattutto di tutela verso le categorie penalizzate dai meccanismi della diseguaglianza e della discriminazione, volto a garantire nel contempo la rimozione di qualsiasi ostacolo che possa limitare il diritto alla diversità.

La proposta di istituire una CPO ad Atri, partita dalla consigliera Chiara Di Nardo Di Maio, ha subito riscontrato l'approvazione dell'amministrazione comunale, che ha sposato in pieno questo progetto, frutto pertanto di un lavoro corale e condiviso.

"Siamo lieti di annunciare l'istituzione della Commissione Pari Opportunità nel nostro Comune - dichiara l'assessore alle Politiche Sociali Giammarco Marcone - in quanto lo riteniamo un segno importante ed evidente di crescita, oltre che un fatto di civiltà. Mi preme sottolineare che si tratta di un regolamento che mira a contrastare ogni tipo di discriminazione, verso le donne in particolare, ma anche verso gli omosessuali, i diversamente abili e le categorie "deboli" in generale. Sono certo che questa iniziativa aprirà nuovi scenari, suscitando momenti di riflessione e di crescita per l'intera comunità atriana".

La Commissione Pari Opportunità sarà costituita da sette membri, tre dei quali saranno scelti all’interno del consiglio comunale e gli altri quattro attraverso un bando allargato alla società civile, che verrà pubblicato entro un mese.

"Grazie alla sinergia tra la CPO provinciale, il Comune e le associazioni del territorio - afferma Chiara Di Nardo Di Maio - in quest'ultimo anno ad Atri ci sono state tante iniziative volte a promuovere le tematiche di parità e di contrasto alla violenza di genere. L'istituzione della CPO è l'esito di questo percorso, un nuovo punto di partenza per un approccio più consapevole e attento, che a 360 gradi, si occuperà delle esigenze e delle problematiche delle fasce più deboli e a rischio di discriminazione".