Pubblicato Martedì, 30 Maggio 2017
Scritto da Santino Verna

L'OMAGGIO DI SILVI AD UN GRANDE ARTISTA

UNA PIAZZA DEDICATA A PADRE GIOVANNI LERARIO

Sabato 27 maggio è stato ricordato a Silvi Marina, il pittore francescano P. Giovanni Lerario. L’occasione è stata fornita dall’entrata ufficiale nell’odonomastica silvarola, grazie alla piazza antistante la nuova chiesa dei SS. Pio e Massimiliano, a Silvi Nord.

Una conferenza, nella Sala delle Stimmate presso la Parrocchia Madre di S. Maria Assunta, è stata dettata dallo storico P. Nicola Petrone, nuovo Parroco di S. Antonio in Pescara e per 12 anni di comunità a Silvi Marina come Guardiano e Parroco. Lo storico conventuale ha ripercorso la vicenda umana, sacerdotale e artistica del confratello tanto amato.

La S. Messa della commemorazione è stata celebrata da P. Nicola nella chiesa di Silvi Nord, e concelebrata dal Ministro Provinciale P. Franco Rapacchiale e dal Guardiano dell’Assunta P. Antonio Iosue. Erano presenti in presbiterio P. Massimiliano Baccile, P. Gabriele D’Addario e P. Vincenzo Di Claudio. I canti sono stati eseguiti dalla corale “G. Lerario” diretta dal m° Franco Costantini che ha eseguito alla tastiera brani del repertorio classico, come all’ingresso, il canto dell’Ascensione. L’arte contemporanea illustrava la celebrazione con le tele di Ireneo Janni raffiguranti i titolari della modernissima chiesa, S. Pio da Pietrelcina e S. Massimiliano Kolbe.

P. Lerario era nato a Roma nel 1913, da famiglia pugliese trasferita per lavoro nella capitale. Gli morirono prematuramente i genitori, e fu affidato a diversi parenti, fino all’entrata nella Crociata Missionaria, voluta dal Ministro Generale P. Alfonso Orlich (Orlini). Ordinato sacerdote nel 1936, dal Vescovo Placido Nicolini in Assisi, quando si presentò l’occasione per l’iscrizione in una Provincia, la scelta cadde sull’Abruzzo, dove sarebbe rimasto nella non lunga vita.

In Assisi fu collaboratore di P. Domenico Stella, direttore della Cappella Musicale di S. Francesco. Il confratello ciociaro lo invitò ad istruire i formandi, per il canto gregoriano. Precoce e valido violinista, P. Lerario è ricordato soprattutto per l’arte pittorica. A Silvi, l’allora Parroco P. Angelo Fiori, già Ministro Provinciale lo incaricò di formare un coro, sulla scia della tradizione ceciliana molto sentita nella famiglia conventuale. P. Giovanni tra i giovanissimi collaboratori ebbe l’attuale direttore Franco Costantini.

L’esperienza figurativa di P. Lerario è legata soprattutto alla chiesa di S. Antonio in Pescara, dove ha raccontato la vita del Taumaturgo di Lisbona, nella navata centrale, mentre nell’abside è presente S. Antonio nell’atto di soccorrere i poveri, e ai lati, S. Francesco e S. Giuseppe, Patrono dell’Ordine Conventuale dal 1741. Richiesto in tutto il mondo, ha lasciato il segno del talento a Fatima, Liverpool, Detroit e in tante città italiane, come il Santuario del SS. Crocifisso in Longiano, dove rimase molto tempo per portare a termine l’opera.

Espose nella Galleria d’Arte Sacra Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi, dove Don Giovanni Rossi aveva puntato i riflettori sulla figura di Gesù Divino Operaio, non più complemento dell’iconografia giuseppina, ma autonomo, ricordando la dignità del lavoro e la vicinanza del Cristo ai sofferenti. Le tele di P. Giovanni compaiono accanto a celebri nomi dell’arte contemporanea come Enrico Accatino, Ugo Lucerni, Giorgio Maddoli, Emilio Notte, e tanti altri, difficilmente inseriti nei moduli di approfondimento degli atenei. Nel “mare magnum” degli artisti della Cittadella, pochi sono i sacerdoti e i religiosi. Con P. Lerario è doveroso ricordare il francescano minore P. Costantino Ruggeri.

Per Atri dipinse la S. Elisabetta (1944), per la chiesa di S. Francesco che ne accolse le reliquie, durante la “peregrinatio” in Abruzzo (1960), con il coinvolgimento e l’organizzazione dei terziari. Con la soppressione del convento di Atri (1975), la tela, per volere della locale fraternità TOF, fu trasferita nel parlatorio grande del Monastero di S. Chiara, dove si radunava il nutrito gruppo di terziari. Momento significativo la festa con il pranzo di S. Elisabetta, il 17 novembre, di ogni anno.

Rinata la collaborazione tra le clarisse e i figli di S. Francesco nel 2000, con l’affidamento della cappellania alla comunità dell’Assunta, la tela di S. Elisabetta è ammirata dai silvaroli, in primis dalla corale di P. Giovanni, soprattutto nei momenti festosi dell’anno.

P. Lerario fu di comunità a Silvi dal 1963 al 1973 e per via della forte glicemia, veniva ricoverato presso l’ospedale di Atri. La giornata terrena si concluse a Pescara, dove era stato ricoverato nella festa di Tutti i Santi. Cartoni e opere si conservano nelle chiese dell’Ordine.

Per la chiesa dell’Assunta ha dipinto la tela dell’Assunzione. Ha assorbito e rielaborato la lezione del Tiziano, con il più celebre lavoro pittorico sul quarto mistero della gloria, il cui dogma fu promulgato da Pio XII, e la chiesa francescana di Silvi ne rappresenta la celebrazione architettonica e pulsante, per una comunità sempre operosa e vigilante, anche attraverso l’estro e l’armonia dell’arte.

SANTINO VERNA