Pubblicato Lunedì, 15 Maggio 2017
Scritto da Claudio Angelozzi

Un orrido inserimento che spegne i ricordi...

LA PORTA DI CAPO D'ATRI E LA ROTONDA

Quando si usciva dalla Porta di Capo d'Atri e ci si accostava al muretto che funge da limite e parapetto alla strada che si inerpica verso la rocca, si aveva una visione unica e meravigliosa.

Di fronte il massiccio del Gran Sasso, con i tramonti meravigliosi del "gigante che dorme", i monti della Laga, il colle della Giustizia. A sinistra il fosso del Gallo e poi, sporgendosi pericolosamente, la contrada del Cagno e il vallone di S. Domenico; verde, colori, profumi.

Sono flash di una infanzia vissuta in contrada, quando la Porta era la partenza e l'arrivo di lunghe scarpinate ed avventure, quando si scivolava pericolosamente di lato (ora scaletta) per arrivare in fondo al muraglione.
Anche la vista speculare era meravigliosa per la immagine della possente rocca, del muraglione in mattoni, il tutto consono alla storica Città che, anche in quel punto, evocava assalti di armate nemiche e strenue resistenze dei nostri antichi compaesani.

Giorni fa sono tornato in quei luoghi che amo e che non manco mai di visitare quando torno nella mia città d'origine.

Che tristezza e che delusione !

I miei orgogliosi ed attenti compaesani mi dovranno scusare ma non c'è l'ho fatta a tacere.

Una enorme e moderna rotonda, davvero impattante, è stata realizzata ai piedi della rocca, per quale grande fluidificazione dell'enorme traffico della zona, non si sa.

Una rotonda di quelle che si fanno nelle sqallide periferie e che anche lì non sono un granché, con rocce e materiali e colori inadatti.

Un orrido inserimento in uno spettacolo paesaggistico e storico .

Può darsi che nessuno se ne è accorto? Può darsi che le 91 Associazioni (una ogni cento abitanti circa) non hanno niente da dire? Si deve tutto sacrificare alla "modernizzazione"?

Oltretutto la rotonda di cui parlo, a percorrerla, è anche pericolosa e fuorviante.

Ora che il guaio è fatto e se occorrevano sicuramente aggiustamenti alla viabilità, bastava qualche allargamento alle carreggiate per risolvere il problema. Non si chiede la demolizione come sarebbe giusto, ma almeno qualche correttivo per esempio nell'uso di materiali idonei all'ambiente. E' chiedere troppo? Dopo di ciò mi aspetto una rotatoria anche nei pressi della Porta di S. Domenico, noto svincolo intasato da traffico enorme, così i funerali almeno potranno fare un bel giro tondo.

Claudio Angelozzi