Pubblicato Mercoledì, 22 Marzo 2017
Scritto da Mario Marchese

TUTTO A  DANNO DI ATRI!

LA  ASL DI TERAMO E IL NUOVO OSPEDALE

Ho avuto modo di  scrivere in merito altre volte, e, visto il perdurare  delle uscite di esponenti vari del PD provinciale, siano essi Sindaci o altri, mi fanno esprimere ulteriori preoccupazioni ed ulteriori riflessioni in merito alla battaglia, direi “NON sacrosanta” per la costruzione di un “NUOVO PRESIDIO OSPEDALIERO UNICO nell'ASL Teramana”, che dovrebbe, a detta di lor signori, sostituire quelli esistenti, cioè Atri, S. Omero, Giulianova.

Pare verificare inoltre che, a Giulianova, è stato promesso ed acclarato un Ospedale di 1° livello, (nuovo di zecca!), almeno secondo il loro Sindaco Mastromauro del PD, poi, quello di S. Omero, dovrebbe rimanere, per ostacolare una mobilità passiva che va:  “a gonfie vele, come lor signori vogliono e si auspicano, diagnostica compresa, (sic!)“ anche verso le Marche, sempre di più compromettendo le casse teramane (ed a cui questo Presidio non è mai riuscito a dare le risposste dovute a questo comando, diversamente da Atri, che ha sempre costituito (dati statistici alla mano) un fronte  per accreditare attività in mobilità attiva e di  riscontro contro le cliniche private, molto numerose ed agguerrite, presenti nel pescarese e nel chietino, oppure non è così?)

Rimarrebbe, quindi solo Atri, che si dice (sic!), avere problemi di vecchiaia, come se in Italia, in Abruzzo, sarebbe solo Atri ad averli, oppure è un'altro discorso che si tende a fare, e cioè metterlo anche in questo modo subdolo fuori gioco, rispetto a questo dato tecnico, invece che intervenire con interventi degni di recupero e di messa ulteriore sicurezza il nostro S. Liberatore di Atri.

La provincia meridionale dell'AREA TERAMANA,  da sempre  osteggiata da Teramo, dalle forze istituzionali e dall'ASL di Teramo, e dalle loro scelte politiche, almeno negli ultimi 15 anni, si sta riprendendo una rivincita di una guerra non dichiarata sui servizi alla persona, almeno nell'era moderna. Invece, si, nel Medio evo, gli Acquaviva le fecero guerra,  è vero, la accerchiarono, e, si dice, pagati per non farla mettere a: “ferro e fuoco”, e poi, si disse anche, che: “ci fu un miracolo,  un 'apparizione di un santo sulle mura della città, che indusse  gli Acquaviva a rendere grazie ai teramani, sempre ingrati nel loro agire e comportamento verso Atri”.

Ed allora qui, egregi signori, vige alcune riflessioni da fare, e cioè:

-al sottoscritto, alle comunità interessate della Vallata Vomano e della Vallata Fino, compreso le città della costa da Roseto a Montesilvano  passando per Città S. Angelo ed Elice, cioè un'ampia AREA VASTA, di oltre 140 mila ab, ed in estate oltre 1 milione, che ha avuto sempre come riferimento l'Ospedale S. Liberatore di Atri, nonché lo stesso ha avuto sempre una funzione, ripeto, di “sbarramento” all'attività privata imperante di diagnosi e cura, ed anche in prestazioni diagnostiche, presenti in questa area, limitando  di fatto una “mobilità passiva” veramente da “oscar”, ma che negli ultimi tempi, interessi gestionali diversi, a seguito di nomine partitiche del PD, hanno cercato di compromettere, condizionare, distruggere per alcune  questioni e scelte estremamente volute e portate avanti con ostinazione dal PD provinciale, e Giunta Regionale, come, e lo voglio ricordare ancora una volta per Atri: “per  la chiusura ingiustificata del Punto Nascite, nonché della Ostetricia e Ginecologia, della Urologia h24, della UTIC, ed altre realtà”, nel mentre, ripeto, si riaccreditavano posti letto a cliniche private del pescarese e del chietino, insomma: “si chiude  il pubblico funzionante per  accreditare al privato, altro che risparmi, contenere la mobilità passiva,  o, con queste scelte aumentare la mobilità attiva. Con quanto portato avanti, altre sono le scelte e le volontà determinate e rispettate, altro che !!!”

Ma è di altro che voglio dire,  parlare questa volta, e cioè:

-ma è mai possibile che per l'ASL, esiste solo:  l'asse Teramo Giulianova? Cioè, esistono solo loro, si competono questo nuovo e benedetto Presidio Ospedaliero, da 550,600,650 pl?. Eventualmente da costruire ex novo,  una volta, dicono, vicino all'una città capoluogo (Teramo), ed una volta più vicino all'altra città (Giulianova)?

Ma è mai possibile che non sussiste ed esista una volontà strategica invece, di veduta d'assieme dell'AREA VASTA, della Provincia di Teramo,  delle vallate interessate ( Tordino, Vomano, Fino) per fare simili proposte? Pensate che  un “Ospedale UNICO” basti a governare le esigenze dell'ASL teramana? Io non credo, ed i fatti lo dimostrano sempre di più.

Ripeto, lasciare tutta la Val Vomano e la Val Fino scoperti, significa dimezzare le risposte  della territorialità della provincia, incentivando una notevole “mobilità passiva”,  che è già gravemente evidente, ed è sicuramente foriera di difficoltà finanziarie per l'ASL, e soprattutto, verso le utenze e le strutture già oggi esistenti.

Ed Atri? Il S. Liberatore di Atri?  Che cosa ne volete fare voi teramani? Ricordatevi che non ve lo permetteremo, statevene pur certi, già ne avete fatto di cotte e di crude a danno di Atri negli ultimi anni, che siamo arrivati al limite della sopportazione politica e soprattutto sociale, in specie con la complicità del PD.

Ci avete lasciato una viabilità da terzo mondo, che a detta anche del vostro ultimo Assessore alla viabilità, dr. Nugnes, è sconcertante quello che ha potuto verificare venendo ad Atri, quindi statene pur certi, se le province non sono morte, non sono state ancora soppresse, per noi è sicuramente il momento di  riprendere anche questa battaglia, oltre che  entrare:  “con tutta la energia possibile negli uffici dell'ASL teramana di Via Ragusa n° 1, e negli Uffici della Giunta Regionale d'Abruzzo per dare seguito allo stato d'animo in cui ci avete posto e non da oggi”.

Ma può essere che non avete un minimo di pudore organizzativo, strategico, politico, di come si fanno queste cose? Di come si affrontano questi problemi territoriali, Direi di estrema importanza come  la SANITA', gli Ospedali? La Viabilità, la edilizia Scolastica?

Non vedete più in la  della punta del  vostro naso, cari politici tramani e regionali, Sindaci di Teramo e paesi dintorni? E poi accusate Atri di campanilismo?

E voi cosa fate, cosa proponete, cosa portate avanti? Ma di grazia, non sapete leggere, scrivere quello che dettate o scrivete? Penso di si! Ho un profondo rispetto per il vostro ruolo che rivestite, avendo anche io avuto la funzione di Sindaco, e mai, mai mi sono trovato a verificare questo comportamento, se non oggi motivato si da una gestione della sanità a livello Regionale veramente indecente e vergognoso e, direi anche sconcertante, per come  pongono le comunità , le istituzioni, a sbranarsi tra loro, senza, ripeto una programmazione ed una proposta da portare avanti e da far nascere sul territorio. Proposte che non si fanno, o si fanno male, e che poi determinano queste prese di posizioni a livello decentrato, quasi, quasi, volute, concesse, per poi decidere, politicamente ed autarticamente, loro stessi, (D'Alfonso-Paolucci ed il PD), ed al di sopra di una franca e serena discussione  tra i soggetti preposti dalle leggi e dalla buona creanza democratica e politica, come: le istituzioni locali, i Sindaci, le  OOSS, le Organizzazioni di categoria a più alti livelli, come imprenditori, associazioni  imprenditoriali ed artigianali e commerciali, le comunità, etc.

Insomma un tessuto sociale che conoscono a fondo come stanno le cose, cosa soffre il territorio, cosa vuole il territorio. Questo percorso politico amministrativo si faceva una volta, poi è VENUTO il PD ed i loro alleati del Nazzareno, ed allora tutto cambia, non si discute più!

Io credo che va ripensato tutta la faccenda Ospedali, (ma quanti soldi avete?) sia  nell'ASL teramana che in Regione Abruzzo (si parla di costruirne altri 3), e poi eventualmente decidere se è questa  la necessità o invece è ben altro? Ed intanto la Sanità Abruzzese è terzultima tra le Regioni Italiane (sic!).

NON DISTRUGGETE  LE QUALITA' ESISTENTI, CHE POI NON RITORNANO MAI PIU' E SI DETERMINERA' UNA MOBILITA' PASSIVA ULTERIORE DA FAR TREMARE LE CASSE REGIONALI, CHE GIA' DIMOSTRANO, NONOSTANTE GLI INGIUSTIFICATI TAGLI  FATTI AD ATRI, NON SI RIESCE A RIMETTERE SU LE CASSE REGIONALI, TOGLIENDO I BALZELLI CHE AFFLIGGONO ANCORA LE TASCHE DEI NOSTRI CORREGIONALI CON LE ADDIZIONALI  ED I TIKET.

Per questo, Egregio Signor SINDACO di Atri, si faccia promotore di una riunione dei SINDACI dei 18 Comuni dell'AREA VASTA, al fine di porre un freno a questo immondo modo di procedere di questi signori, del PD, dei Sindaci coinvolti dal PD, il tutto a danno di Atri, e questo prima che sia troppo tardi, cioè che non si possa fare più nulla. Cordialmente,

Mario Marchese Comitato Difesa Ospedale Atri