Pubblicato Sabato, 04 Marzo 2017

A PINETO LA POLITICA È STATA CONGEDATA 

LA PINETA, BIVACCHI E PIC-NIC 

Con l’inizio del 2017 è arrivato il momento in cui affiora tutta la verità sullo stato dell’amministrazione Comunale di Pineto. Stanno emergendo ancora di più tutte le problematiche e i disagi di una maggioranza assolutamente non in grado di risolvere i problemi amministrativi impellenti e importanti per lo sviluppo della città. È evidente l’immobilismo dell’amministrazione, incapace di indicare una via alternativa di rinascita per il tessuto economico e sociale anche a causa delle totali divergenze di vedute politico-amministrative tra il Sindaco Verrocchio e il vice Cleto Pallini.

A dimostrazione di quanto sostenuto riportiamo con chiarezza una sostanziale evidenza dei fatti: È cosa nota che il Comune di Pineto, nonostante le varie sollecitazioni, in questi anni non sia mai riuscito a impedire che, durante il periodo estivo, nella pineta ci fossero bivacchi e pic-nic. Per far fronte a questo, il vice- Sindaco, Pallini,più volte sollecitato, aveva formalizzato una proposta nel piano demaniale in cui si era pensato di consentire la realizzazione di aree attrezzate soltanto vicino agli stabilimenti che ne avrebbero curato l’ordinata e decorosa tenuta, mentre, in totale contrapposizione, Verrocchio approvava il nuovo Regolamento dell’AMP vietante ogni forma di realizzazione di aree attrezzate.

Dunque il quadro è chiaro: incapacità amministrativa da un lato, divergenze politiche dall’altro, interessi contrapposti di poltrone che nulla hanno a che vedere con il bene comune, di fatto, hanno impantanato l’attività dell’Amministrazione. Questa maggioranza non riesce neppure a dialogare per le evidenti contrapposizioni personali e veti contrapposti. Oltretutto, con il nuovo Regolamento, si demandano tutti i poteri al Direttore e alla Commissione della riserva, estromettendo da qualsiasi decisione il consiglio di amministrazione del Parco e, in particolare, la Politica. Il Regolamento decreta in modo “violento” la presa di possesso assoluta da parte di chi gestisce l’AMP a danno di tutta la città. In sostanza si è deciso che la politica è definitamente annientata; serve solo a elargire poltrone e stipendi.

Di là dal preoccupante dato politico che emerge, noi di Pineto2.0 (PinetoDuePuntoZero) ci interroghiamo su quali siano i benefici futuri, i vantaggi concreti che Pineto trarrà dall’AMP alla luce del nuovo regolamento approvato e vigente.

Abbiamo letto attentamente il nuovo Regolamento e l’analisi che ne è scaturita è stata perentoria e soprattutto impietosa. Il Regolamento condiziona in maniera importante qualsiasi attività commerciale, finanche i semplici cittadini con assurde restrizioni, attribuendosi il potere di imporre nuovi tributi e balzelli che colpiranno tutti i settori economico-turistici fino ai piccoli pescatori sportivi. Costituisce un ulteriore, notevole onere per stabilimenti balneari e la stessa amministrazione comunale che dovranno badare a installare dei punti luce schermati verso l’alto e il mare, impedendo, di fatto, l’utilizzo delle normali luminarie utilizzate per allietare le serate musicali. In sostanza, si impedisce a chiunque di organizzare feste, attività culturali e tutte quelle iniziative che d’estate si svolgono quotidianamente negli stabilimenti balneari e nei luoghi all’aperto. Altro diniego è previsto dal 1º marzo al 30 luglio, quando non sarà consentita in alcun caso la circolazione libera o al guinzaglio di cani all’interno della perimetrazione dell'AMP. Disposizione, quest’ultima, che va in senso esattamente contrario a tutte le ultime normative, anche regionali, che favoriscono l’accesso dei cani in spiaggia, costituendo un limite odioso per i tanti proprietari di amici a quattro zampe di Pineto abituati a portare i loro animali al guinzaglio, mentre appare paradossale che si autorizzino le visite guidate con i cavalli. Altra norma illogica è quella che vieterebbe di avvicinarsi a meno di 25 metri dai nidi dell’uccello fratino, regola che, di fatto, resterà inapplicabile se immaginiamo che nel periodo estivo, gli stessi volatili, nidificano anche vicino agli stabilimenti balneari.

Ma la cosa che lascia sconcerti è che tutte queste proibizioni non riguarderanno l’area della torre di Cerrano, paradossalmente esclusa dal perimetro dell’Area Marina Protetta. In sostanza sono stati posti vincoli, divieti e tasse per tutti tranne che per coloro che gestiscono la Torre. Perdipiù non comprendiamo come sia possibile condividere delle norme che, di fatto, paralizzano totalmente qualsiasi attività economica e sociale all’interno dell’AMP, senza tener conto delle peculiarità del territorio e le esigenze di quanti vivono all’interno dello stesso.

Crediamo sia il momento di sapere veramente quale sia la reale posizione dell'Amministrazione e quali siano le scelte di fondo delle varie componenti politiche in Consiglio Comunale.

Chiediamo con rinnovata forza che uno dei due, tra sindaco e vicesindaco, tiri le dovute conclusioni politiche.