Pubblicato Lunedì, 06 Febbraio 2017

Riflessioni\Opinioni

ATTACCO FRONTALE AL PAPA

Sabato 4 febbraio alle 11,30 vado a Trastevere, per il mio solito lavoro di volontariato. Arrivo al Lungotevere e mi trovo davanti una serie di manifesti con la foto di Papa Francesco accigliato, corrucciato e triste. Direi una brutta foto e senza la didascalia  perché già coperta con la scritta “affissione abusiva” per cui non ho capito nulla. Nel pomeriggio, su Facebook, arriva la foto con la didascalia e si capisce tutto quello che è accaduto. 

Per capire la situazione bisogna riportare la frase apparsa sul manifesto “A France’, hai commissariato Congregazioni, rimossi sacerdoti, hai decapitato l’Ordine di Ma1ta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato i Cardinali, ma n’do sta la tua misericordia”.

Diciamo la verità: è la prima volta che all’interno della Chiesa capita di vedere una contestazione al Papa di questo tipo ma è anche la prima volta che la Santa Sede si comporta in modo inusitato per la sua storia e la sua pazienza. Senza peli sulla lingua, il manifesto è dovuto alla lotta tra chi vuole la Chiesa tradizionale e chi vuole la Chiesa moderna e il limite di demarcazione è rappresentato dall’Amoris Laetitia.

Due parole sui Francescani dell’Immacolata e poi parlo dell’Ordine di Malta. Durante le scosse di terremoto il frate di Radio Maria ha utilizzato delle frasi non propriamente opportune, e che sicuramente aveva pronunciato in altre occasioni, sull’onda della gogna mediatica il pomeriggio il Papa, cosa nuova, dà l’ordine di rimuovere il frate e il direttore.

 L’ Ordine di Malta o come veramente si chiama SMOM (Sovrano Militare Ordine di Malta) è una organizzazione cristiana e della Chiesa, ma indipendente e ripeto indipendente dalla gerarchia ecclesiale, che da oltre mille anni effettua la carità e offre l’aiuto a chi ne ha bisogno in tutti i settori e in tutto il mondo. 

Cosa è successo?  L’Ordine ha cacciato alcuni membri che in Africa e in Asia non hanno bloccato la distribuzione dei profilattici. Questi  hanno scritto al Papa. Il Papa nomina una commissione d’inchiesta e sui risultati di essa e senza indugio intima all’Ordine di nominare il nuovo Presidente (si chiama Gran Maestro) entro pochi giorni, cosa già fatto dall’Ordine, alla fine di gennaio, e toglie la nomina al Cardinale Burke. Al suo posto è stato nominato, come delegato pontificio, Monsignor Becciu.

E’ la prima volta che un Papa e il Vaticano entrano, e con forza, nella nomina del Gran Maestro dell’Ordine. E’ la prima volta che la Santa Sede agisce poca diplomazia, con poca moderazione, con poca pazienza. Si poteva iniziare con il chiedere un passo indietro e poi proseguire con azioni sempre più forti. Mi ricordo il caso Lefebre con quanta sofferenza e con quanta pazienza si agì.

Negli ultimi anni molte nomine sono fatte a Monsignori, i casi più evidenti sono Parolin e Galantino, invece che ai Cardinali come accade da secoli. Anche per l’Ordine é stato nominato un Monsignore, come se il Papa non si fidasse di chi lo ha eletto. Questo è un punto di  attacco al Papa riportato nel manifesto apparso a Roma.

Il Cardinale Burke è uno dei 4 firmatari della lettera di chiarimento inviata al Papa sul contenuto dell’Amoris Laetitia. La lettera  era esplicita: dove non c’è chiarimento si applica la tradizione secolare della Chiesa. Sulla lettera don Paolo scrisse, su Facebook ottenendo tanti mi piace, “ma questo Cardinale una preghiera in più e una lettera in meno”.

Caro don Paolo siamo arrivati all’epilogo. Non so cosa succederà. Ma il cristiano, su qualsiasi cosa che sia accaduto all’interno della Chiesa, sta sempre con il Papa. Mi viene un dubbio e preciso. Su molti punti dell’Amoris Laetitia sono d’accordo. Non sono iscritto all’Ordine di Malta anche se 5 anni fa mi hanno chiesto di aderire.

Nicola Dell'Arena