Pubblicato Sabato, 14 Gennaio 2017

ITALIANI COMMISSARIO STRAORDINARIO

UNA NOMINA CHE FA DISCUTERE

Come si legge sulla stampa, giornali web, che c'è l'ennesima e sterile polemica tra il PD atriano (che appare non contare nulla a livello provinciale e regionale), (salvo una lingua biforcuta), e le scelte che invece vengono fatte, espresse, dal loro Presidente  della Giunta Regionale  L. D'Alfonso, in merito all'avvenuta nomina a Commissario Straodinario del Consorzio Piomba Fino, dell'Ing. ITALIANI Alessandro. Per carità, nulla contro il professionista, che probabilmente saprà il fatto suo, ma sta di fatto che il medesimo era stato allora nominato a Presidente del Consorzio da parte del centro destra, da una maggioranza di Sindaci di centro destra, e con il medesimo c'è stato poi, in passato poco recente, notevoli polemiche per la sua nomina da parte del PD atriano, sugli stipendi percepiti, sull'operato etc.. Ed ora?  Cosa succede? Come mai è stato  decretato la sua nomina dalla “maggior assise politica regionale”, cioè dal Presidente D'Alfonso e, per di più: “Commissario straordinario?” Che forse sia tutto legato al “dimissionato” da parte del Sindaco Astolfi dell'Assessore, fratello del nominato da parte di D'Alfonso? Oppure nulla centra l'uno e l'altro problema ed aspetto  politico?

Non è  che si ricerca di recuperare a destra consensi, con questa manovra politica,  evidentemente persi a copiosa espressione, dal piddi atriano per i fatti ed i misfatti avvenuti concretamente contro l'Ospedale S. Liberatore di Atri da parte della Giunta Regionale e del piddi a tutti i livelli? Oppure è solo un investimento locale politico per future adesioni? Comunque ibridi?

(Questa è la ragione unica, come COMITATO, della nostra avveduta posizione in merito a questo problema catriano, diversamen- te..........).

E, visto cosa avviene nel PD atriano, pensate che tutto questo sia passato inosservato, come le vicissitudini perpetrati CONTRO l'Ospedale S. Liberatore di Atri da parte della Giunta, Presidente  della Giunta D'Alfonso, l'Assessore preposto, e la sua maggioranza, e per non dimenticare nessuno, anche da parte dei NOMINATI dell'ASL teramana di marca piddina, a loro dire, messi a tutela invece di questi diritti? Insomma, cosa c'è dietro, o cosa bolle in pentola per il prossimo futuro ad Atri?

Qualche piddino “dice la sua”, si “risente”, ma non esce allo scoperto, nonostante tutto questo che Atri ha subito e subisce ancora in merito alla sua identità Ospedaliera, che si dimentica sempre essere stata la maggior industria della città negli ultimi 50 anni.

A questo punto, a parte le proteste di rito, di cui D'Alfosno, se ne ride, perchè, dico al GRUPPO CONSIGLIARE ATRIANO, non si dimettono in massa? Tanto, per la opposizione che fanno, o si sentono di fare in C. Comunale, lo potrebbero fare, e forse con maggior successo, al di fuori di esso, già come Partito (consiglio questo, dato più volte  ai sottoscritti, ma invano, non sono stato ascoltato, compreso al Capo Gruppo Prosperi).

Quindi, perchè non si dimettono per protestare contro questi atteggiamenti assunti da D'Alfonso, dalla sua Giunta, dalla sua maggioranza, Monticelli compreso? E sempre contro Atri?

Sarebbe questo un gesto di “grande dignità politica per lor signori”,  o, ed anche “del partito”, di una sezione, che prima di essere in riferimento nazionale, lo è per la realtà locale e territoriale nei suoi comportamenti, nei suoi uomini di rappresentanza sia politica e particolarmente istituzionale, appunto come i Consiglieri Comunali. Non credete cari piddini che questo riscatterebbe il “Circolo” per i tanti SILENZI  per quanto fatto contro il nostro Presidio ospedaliero ed Atri ed il suo territorio? Oltre i relativi atti compiuti dalla Giunta regionale, dal Presidente della Giunta d'Alfonso, partito PD, sia Regionale che Provinciale? Nonchè, e soprattutto, i relativi rappresentanti istituzionali e politici  locali e e territoriali di questo partito, come ad es: Della Sciucca, Minosse, Pepe, Mariani, Monticelli (in primis), Ginoble e Pezzopane, quest'ultima più volte intervenuta in questa realtà a dire giustamente la sua, da Senatrice, senza ovviamente dimenticare gli editti soppressivi del Presidente D'Alfonso e del suo  Assessore Paolucci? Oppure c'è  qualcos'altro al di sotto? E, l'unico modo per accertarlo, cari Consiglieri Comunali del Piddi di Atri, sarebbero le vostre dimissioni in blocco dal Consiglio Comunale, compreso, a scalare, per i subentranti. In attesa di un riscontro politico di merito, cordialmente,

Mario Marchese Comitato Difesa Ospedale Atri