Pubblicato Domenica, 23 Settembre 2012
Scritto da Il barone rosso...verde

VISTO DALL’ALTO

OLTRE IL PIANO REGOLATORE:

FATTI E MISFATTI DELLA CITTA’

 

Le mie frequentazioni – e forse non solo le mie – su questo giornale diventano ogni giorno più illuminanti. Finalmente ho capito che il problema degli atriani era il Piano Regolatore. Nove articoli su quindici pubblicati dal 26 agosto ad oggi, in un susseguirsi di botta e risposta quasi frenetico (e meno male che hanno fatto togliere lo striscione pubblicitario), mi hanno chiarito che non il lavoro che manca, non le gravi ristrettezze economiche, non lo strisciante e silenzioso malessere sociale… era il Piano Regolatore che turbava il sonno dei nostri cittadini! Ora che è stato approvato – e spiegato bene il significato della parola "compatibilità" – siamo tutti più tranquilli: potremo ristrutturare, vendere terreni edificabili (ciascuno di noi ne ha uno, no?), aprire e modificare le nostre attività come vogliamo… il tutto a "zero suolo"! Non è meraviglioso?

Un altro successo del "dream team" che da cinque anni disegna le geometrie vincenti sul campo della città di Atri e nelle tasche di tanti fuoriclasse "stranieri" che ispirano il gioco. Tra un po’ ci diranno pure che hanno vinto lo scudetto… Bene, considerato allora che ci troviamo alla fine del campionato, che ne dite di far sapere a coloro che comprano il biglietto come sono stati spesi i loro soldi dal momento che anche i massaggiatori si lamentano per non essere stati pagati?

Ma le mie folgorazioni non finiscono qui. Continuando a scorrere le pagine, ho capito anche che non bisogna essere troppo rigidi sui concetti. La politica ha le sue sfumature… è un bene per la democrazia. Ecco, per esempio cosa vi fa pensare la parola "democrazia"? Naturalmente che tutti possono partecipare alle decisioni… già prese! "Nuovo" invece è sinonimo di evergreen o anche di "buono per tutte le stagioni". E "basta"? Questa era facile: "il punto di una nuova partenza".

Il barone rossoverde