Pubblicato Giovedì, 15 Dicembre 2016

IL GRUPPO CONSIGLIARE DEL PD RISPONDE A MARCHESE

RIPRISTINIAMO LA VERITA'

Caro Direttore,

la nota incontinenza verbale del Sig. Mario Marchese merita, di solito, l’assoluta indifferenza, tanto essa è gratuita, spesso offensiva, quasi sempre indecifrabile, condannandolo, ormai da tempo, alla solitudine ed all’irrilevanza politiche.

Da qualche tempo, come la volpe fa con l’uva, ha preso di mira il Partito Democratico.

Purtroppo per lui, recentemente e ci riferiamo all’articolo a firma del nostro fatto pubblicare sul Suo giornale on line dal titolo “L'INCIUCIO E' SERVITO”, ha passato il segno e si rende necessario, una volta per tutte, per lasciarlo poi all’indifferenza che merita, mettere in chiaro la vicenda dell’elezione della Presidenza del Consiglio Comunale di Atri.

Messe in disparte in questa sede alcune gravi affermazioni assai offensive (mercimonio, poltronificio, vergogna ecc. ecc.) che si respingono al mittente per la loro gratuità, conoscendo tutti le storie personali di ognuno di noi, va resa nota per bene la posizione del P.D. sul punto, del tutto travisata dalle affermazioni del nostro che se, come dice, era presente alla seduta del consiglio in questione, o non ha sentito, oppure non ha fatto buon esercizio di buona fede.

E allora valga il vero:

1) Quella del 5 dicembre scorso era una seduta straordinaria di rinvio (proveniente peraltro da una sessione di bilancio) per la quale, vista tra l’altro l’urgenza di approvare il Piano Sociale, si era concordato di astenersi da interrogazioni, al contrario di quello che avviene regolarmente, allorché il gruppo del P.D. è sempre “presente” su tutte le questioni comunali.

2) Il gruppo del P.D., per bocca del Consigliere Pierluigi Mattucci, ha assunto una posizione, articolata, se si vuole, ma chiarissima, costituita da una catena di prospettazioni che tutti hanno compreso tranne il nostro.

A) Ha ribadito con nettezza, anche per ragioni di bilancio, la contrarietà alla istituzione della Presidenza del Consiglio, già espressa tre anni orsono allorché fu approvata la relativa modifica statutaria, ed aggiungendo l’inopportunità della elezione anche per la sua evidente tardività rispetto alle stesse previsioni statutarie che la prevedono.

B) Ha contestato al Sindaco e alla sua maggioranza di non considerare la Presidenza del Consiglio come figura di garanzia, quanto piuttosto come un modo di mettere in equilibrio la maggioranza stessa, scossa dalle note vicende personali e politiche che la riguardano.

C) Ha inutilmente sfidato il Sindaco ad uscire dall’equivoco: se veramente si ritenesse la Presidenza del C.C. una istituzione di garanzia essa andrebbe attribuita alla minoranza.

D) Nella ipotesi in cui, certa e preannunciata, la maggioranza avesse voluto proseguire nella elezione e, comunque, costituire “l’Ufficio” che contempla -per Statuto, sia chiaro, non per un “inciucio” del momento- anche la Vice Presidenza, per una questione di garbo e sensibilità istituzionale che, evidentemente, non è proprio patrimonio comune  – il PD è un Partito non un uomo solo che politicamente rappresenta se stesso- ma anche per una evidente contingenza che lo avrebbe, diversamente, condannato all’irrilevanza, ha partecipato alla votazione che prevedeva , come detto, l’elezione alla V. Presidenza della dott.ssa Chiara Di Nardo Di Maio, giovane, apprezzata e dinamica Consigliera del P.D.

Come dicono i saggi questo è quanto !

Il sig. Marchese se ne faccia una ragione, dopo aver contribuito, assai modestamente in verità, a far prevalere il Centro Destra nelle ultime elezioni con le sue sterili e divisive smanie di protagonismo che lasciano il tempo che trovano e come tali vanno trattate, da qui in poi, una volta ripristinata la verità.

Grazie dell’ospitalità e si abbia un caro saluto.

GRUPPO CONSIGLIARE P.D. AL CONSIGLIO COMUNALE DI ATRI