Pubblicato Lunedì, 07 Novembre 2016
Scritto da Nicola Dell'Arena

REFERENDUM \ OPINIONI - IO VOTO NO

IL BICAMERALISMO IMPERFETTO

Io al referendum costituzionale voto NO e già lo sapete e voterò NO a qualsiasi riforma che non elimini il Senato. Renzi ci ha invitato ad entrare nel merito della riforma prima di prendere la decisione, ma poi è il primo a parlare per slogan.

Il nuovo articolo 70 è quello che farà vincere il NO per cui ho cercato di approfondirlo.  Il vecchio articolo era formato da solo 9 parole che riporto “la funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere”. Il nuovo articolo è formato da  due lunghi comma, da 439  parole e cita altri 13 articoli della Costituzione. Molti stanno criticando questo eccesso di parole abbinandolo alla perdita di chiarezza, ma questa volta devo dare ragione a Renzi. Dovendo specificare le competenze è naturale che il testo si dovesse allungare.

E vediamo cosa dice l’articolo 70 ad iniziare dal primo comma che riporto integralmente ma a modo mio, il corsivo dei comma l’ho aggiunto io.

La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere: 1) per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali; 2) soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche; 3) i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all'articolo 71; 4) per le leggi che determinano l'ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni; 5) per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea; 6) per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di senatore di cui all'articolo 65, primo comma; 7) articolo 57, sesto comma,  (modalità di attribuzione dei seggi e di elezione dei membri del Senato e per la loro sostituzione); 8) 80, secondo periodo, (ratifica dei trattati relativi all’appartenenza dell’Italia all’Unione europea); 9) 114, terzo comma, (disciplina del regolamento di Roma capitale); 10) 116, terzo comma, e 117, quinto e nono comma, (ulteriori forme di autonomia per le Regioni e Province a Statuto speciale); 11) 119, sesto comma, (risorse aggiuntive ed interventi speciali in favore di determinati comuni); 12) 120, secondo comma, (mancato rispetto di norme e trattati internazionali oppure pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica); 13) 122, primo comma, (limiti agli emolumenti dei componenti degli organi regionali); 14) 132, secondo comma, (distacco di Comuni da una regione ad una altra).

Tutte queste tipologie di leggi devono subire il vaglio sia della Camera che del Senato e l’ho afferma il primo rigo di questo articolo 70. Esse sono tutte leggi vitali ed importanti per la vita di una nazione. Da questo articolo 70 nasce quello che è stato definito il bicameralismo imperfetto. La Costituzione assegna ai due organi legislativi tipologie di leggi diverse, alla Camera oltre a quelle elencate nell’articolo 70 assegna tutte le altre tipologie di leggi.

Con questo articolo 70 abbiamo un organo Costituzionale nobile (la Camera) votato direttamente dai cittadini e un organo Costituzionale non nobile (il Senato) i cui membri sono scelti dall’alto. Renzi ci minaccia spesso,  che la vittoria del NO ci fa tornare al passato ma qualche burlone gli ha risposto si di 100 anni e torniamo alla Costituzione del Re ma con organi invertiti. A quel tempo era il Senato l’organo nobile (chiamata camera alta) e la Camera l’organo non nobile (chiamata camera bassa).

Questa volta la fantasia italica non ha funzionato e Napolitano (il vero padre della riforma) non ha saputo inventarsi di meglio rispetto ai suoi avi (le male lingue dicono che sia il figlio illegittimo del Re d’Italia).

Nicola Dell’arena