Domenica 29 settembre  CONVEGNO DEL CENTENARIO

IL MUSEO CAPITOLARE DI ATRI COMPIE 100 ANNI



 

Non so quanti musei, in Italia, non soltanto ecclesiasti ma anche civili, possano gloriarsi di una data di creazione antica come la nostra: 11 marzo 1912.

In una pagina del registro delle firme dei visitatori del Museo ho trovato la seguente dichiarazione:”Antonio Munoz, Ispettore Regia Sovrintendenza ai monumenti, per deliberazione del Ministro della Pubblica Istruzione, si inizia l'opera del Museo della Cattedrale col trasporto degli oggetti d'arte della Chiesa di San Pietro e dei Cappuccini. Atri 11 marzo 1912.

Antonio Munoz Ispettore
Luigi Vinditti Sindaco
Giuseppe Forcella Assessore
Can. Raffaele Tini Archivista”.

Il nostro Museo ha quindi compiuto 100 anni e questa data prestigiosa non poteva passare sotto silenzio, perciò il Capitolo Concattedrale di Atri ha deciso di celebrare il “Convegno del Centenario” che avrà luogo il 29 settembre nella Basilica Cattedrale di Atri, con inizio alle ore 15,30.

Veramente il Museo aveva iniziato anche prima dell'apertura ufficiale perchè il compianto Mons. Raffaele Tini aveva già cominciato a raccogliere gli oggetti liturgici della Cattedrale e ad esporre i più importanti negli armadi del Riccioni che erano stati costruiti su misura nel locale adibito a Coro interno dei Canonici.

Nel 1912 avvenne il momento della ufficialità con il crisma del Ministro della Pubblica Istruzione.

La sistemazione del Museo avvenne gradualmente, dapprima gli oggetti liturgici rimasero negli armadi del coro interno e i polittici sui banconi della Sagrestia,mentre i codici e le ceramiche furono sistemati in alcuni locali preesistenti.

Negli anni trenta avvenne un primo ampliamento: furono abbattute le pareti della celle monastiche e se ne ricavò un unico grande locale dove furono collocati gli oggetti d'arte in bacheche di legno e vetro. Furono anche costruiti appositamente dei banconi in noce per esporre i codici e gli incunaboli. L'artista realizzatore fu l'atriano Renato Tini.

Il riordino totale del Museo avvenne negli anni sessanta quando, sotto la direzione del Soprintendente Guglielmo Mathiae avvenne il restauro massiccio della Cattedrale. Furono abbattuti i grossi ambienti del coro interno e della Sagrestia per scoprire la facciata posteriore della Cattedrale, fu abbattuta tutta l'ala nord del complesso monastico e costruiti dalle fondamenta i locali della Biblioteca Capitolare a piano terra, ampi locali per il Museo e si completò, con l'ala nord, il Chiostro superiore.

Nel Museo furono collocati gli armadi del Riccioni, i paramenti, i codici miniati, gli incunaboli e i polittici con alcune tavole pregiate. Gli armadi in legno furono sostituiti da bacheche in ferro e vetro per contenere gli argenti e le ceramiche.

Il 29 maggio 1976 il Benemerito Dott. Gaetano Bindi donò al Capitolo di Atri 100 ceramiche che facevano parte della collezione raccolta dal padre, dott. Vincenzo, in tanti anni di appassionata ricerca. Il Museo si arricchisce così di un complesso ceramico che ne fa oggi una delle più importanti raccolte del settore.

Nell'anno 1994, con l'intervento economico della Regione Abruzzo e della Fondazione Tercas, ebbero migliore sistemazione le ceramiche e gli argenti. Le nuove bacheche a forma di capanna vennero sistemate al centro dei locali e lungo la parete destra degli stessi. Il vetro antisfondamento e il sistema di allarme in ogni bacheca scoraggeranno sicuramente i malintenzionati.

L'ultimo intervento risolutivo è avvenuto lo scorso anno con il contributo totale della Fondazione Tercas che non cessiamo mai di ringraziare. Sono state abbattute le barriere architettoniche con l'installazione di un ascensore e di uno scivolo che permetteranno una visita agevole ai portatori di handicap, sono stati rinnovati e messi a norma gli impianti di luce e di allarme e si è proceduto alla installazione di un impianto di climatizzazione in tutti i locali. Per garantire poi la sicurezza ai visitatori e a tutto il complesso museale, il Museo è stato dotato di un impianto antincendio, di porte REI e di quant'altro prescritto dalle norme vigenti.

Il Museo Capitolare di Atri è oggi ricco, confortevole e moderno. Molti visitatori si complimentano per la ricchezza degli oggetti esposti, per il modo di esporli e per la cortesia dell'accoglienza, si meravigliano anche che Atri possa possedere tali e tanti tesori.

Ultimamente il Museo si è dotato di un sito internet www.museocapitolareatri.it, dove è possibile visionare l'elenco di tutti i pezzi esposti col corredo di foto e testi.

 

Programma del CONVEGNO DEL CENTENARIO

29 SETTEMBRE ORE 15:30 – BASILICA CATTEDRALE

-        Saluto delle Autorità e del Presidente della Fondazione Tercas;
-        Breve storia del Museo Capitolare, relazione del Direttore del Museo Mons. Giuseppe Di Filippo;

-        Interventi degli esperti sulle sezioni più importanti del Museo:

  1. GLI ARGENTI – Dott. Pierluigi Leone De Castris
  2. LE CERAMICHE – Dott.ssa Giuliana Gardelli
  3. I CODICI E GLI INCUNABOLI – Dott. Francesco Tentarelli
  4. I POLITTICI – Dott.ssa Elisa Amorosi

-        Conclusione: Mons. Michele Seccia, Vescovo di Teramo-Atri

Don Giuseppe Di Filippo Direttore del Museo Capitolare