OSPEDALE: LA CONFERENZA STAMPA DEI VERTICI REGIONALI

"E' STATA UNA GRANDE DELUSIONE!"

Egregi signori, sono venuto, con molta pazienza e con una dose di entusiasmo propositivo e ben augurante, alla “Conferenza stampa promossa dai vertici del PD regionale e provinciale, nonché l'insignificante rappresentante locale” sulla volontà palesemente espressa da più parti, a “illustrare il PSR 2016-2018, nonché il Piano di Riordino dei servizi Ospedaleiri, adottati dalla Regione Abruzzo, dall'Assessorato competente”. Oggi ancora commissariata a seguito dei ben noti fatti e fattacci, o meglio scandali, della Giunta aguida PD di Del Trco e company del 2008.

Avevo la necessità di sapere, conoscere, essere rassicurato dai predetti attori, ma, purtroppo, come è costume con il PD a tutti i livelli, sono rimasto alquanto deluso!!! Io come sicuramente molti dei presenti medici e non, giacchè, mi risulta di “esterno” all'assemblea, c'ero solo io del “COMITATO DIFESA OSPEDALE ATRI”, a cui la parola non poteva essere data giacchè è stata anticipata dal Consigliere  Monticelli chi poteva parlare e chi no! Ma a me questo importava poco, avevo necessità di sapere e di capire la proposta che si dice vada in giro, ma dalle carte non si capisce, o si capisce anzi, tutt'altro.

Ovviamente la conferenza era preposta per  i dipendenti, gli interni ed allocati a questo ruolo. E quindi non ho avuto l'onore e l'onere di dire la mia, ma ho cercato di capire, di prima mano, cosa bolliva in pentola. E come al solito ho compreso che Atri, ancora una volta l'ha presa nel c............!!

Non era difficile immaginarlo, stante gli esiti recenti in Consiglio Regionale e, quanto emerso sulla stampa in merito all'assetto dato agli Ospedali abruzzesi, ed in particolare a quelli presenti nell'ASL di Teramo, e soprattutto al S. Liberatore di Atri.

Ci sono stati delle analisi numeriche fatte dall'Assessore, di costi e ricavi e di statistiche, ma senza entrare minimamente sulle cause di “sprechi e sperperi” che permangono e rimangono in questo piano, in particolare a favore di privati e di doppioni in strutture pubbliche “politicamente intoccabili”.

Nell'ambito dell'ASL di Teramo chi paga più di tutti è Atri, (e direi anche in Regione Abruzzo per Ospedali che hanno rivestito un ruolo come lo ha fatto il nostro S, Liberatore) , che si vede essere sedotta da quello di S. Omero per Servizi di base. Indorata  la pillola,  dal Consigliere Regionale Luciano Monticelli, con nalisi  di imminenti aperture (ormai da anni) di strutture diagnostiche “importanti”, (ma dove? Ma quando?). Non si sa dove e, come, e per  quale specialsitica.

Si è parlato di centri di costo regionale unico, che  non viene attivato perchè la stessa Regione è

  inchiodata a non volerla da veti incrociati posti alla sua stessa maggioranza;

°si è parlato di personale assente per diritti della 104, o di altro;

°si è parlato di colpe di lavoratori per non avere più il senso di appartenenza alle struttue, come se  fosse facile, giacchè, proprio questo senso di appartenza, ad esempio, all'Ospedale di Atri è stato  offeso, vilipeso, messo in ginocchio, ed era presente eccome? E dopo quello avvenuto da parte di  una Giunta di centro sinistra, cosa pretendevate? Anche la genuflessione??? E questo è stato ricordato da un infermiere, Di Natale,per certe prestazioni uniche  in regione offerte nella nostra chirurgia, a cui nessuno ha dato mai credito, e che sicuramente né Fagnano e tantomeno Paolucci conosce.

Si è parlato di inappropriatezze e di appropriatezze nelle prestazioni e nei ricoveri, ma non si è entrati nel merito, giacchè alle considerazioni, ad esempio, del Direttore dell'Ortopedia locale, il dr. De Sanctis, lo stesso Paolucci, e tanto più Fagnano (sic!!), non hanno affatto saputo rispondere, dare consiglio, proporre una linea guida, anzi, tutt'altro. Hanno volato alto, fuori dal  contesto espresso tecnicamente dai predetti, con le loro analisi preconcette, ovviamente coadiuvato dallo stesso Direttore Generale che appariva “fissato”sui dati statistici del personale assente per la 104 o altri motivi, senza preoccuparsi di rispondere sia a Raggiunti per l'organico medico   estremamente insufficiente per la UUOC recentemente espressa, e per la stessa Ortopedia, a  qualificare le prestazioni da essa offerta chirurgicamente  e non conteggiata  negli SDO.

Analisi di costi riferiti alla farmaceuica, alla mobilità passiva, all'attività diagnostica, ma mai riferiti a quelli prodotti dalle strutture private, alle convenzionate esterne, alle strutture

 diagnostiche che “ciucciano” risorse a più non posso  dalle strutture pubbliche, alla Regione Abruzzo, alle medesime ASL,come quella di Teramo, con convenzioni artatamente determinate.”

Non hanno saputo rispondere nemmeno al permanere dell' iniqua tassa sulle ricette per prestazioni diagnostiche che i cittadini sono costretti ancora pagare, anche se il costo delle medesime si aggirano ad alcuni euro, rispetto alla tassa fissa di 10 euro, invece,  pretesi per la estensione della sola ricetta, peraltro pretesi anche per quella in bianco, e nel mentre, a questo ci rinunciano le strutture private, facendo pagare meno l'utente, sviando di fatto, così, verso il PRIVATO il cittadino utente. Se non è conflitto d'interesse questo, cosa lo è???

Non ci potevano togliere la Chirurgia Generale, la Ortopedia Generale, la Medicina Generale, quindi su questo hanno incominciato ad annaspare, cioè sul permanere o meno della Pediatria e Servizi correlati (Auxologia, Fibrosi Cistica; alla Utic, o Cardiologia h24; alle altre strutture diagnostiche).

Insomma, non c'è stata data nessuna  chiarificazione e un “progetto per Atri”, anzi tutt'altro, apparivano impacciati, contraddittori, e, soprattutto non conoscevano le “offerte” espresse dal Presidio Ospedaliero di Atri da decenni. Nel mentre alcuni dirigenti del PD locale, sono apparsi, bontà loro, estremamente soddisfatti!!! Alquanto soddisfatti, e di cosa e di che??? Per  il progetto medesimo (letto e compreso solo da loro  evidentemente e, non dagli astanti, sicuramente ben attenti e maggiormente interessati al Presidio Ospedaliero S. Liberatore. (sic!!!) .

Insomma, il Sindaco di Atri, molto diligentemente, ha sostenuto, a parte gli argomenti tecnici che si discutevano, ripetendo più volte:  “Quale futuro per l'Ospedale di Atri?”

Nessuna risposta veniva offerto dall'Assessore, dal Direttore Generale, dai Consiglieri Regionali presenti, anzi, man mano sono venute delle palesi preocupazioni espressi da alcuni dirigenti medici sulle prospettive poco lusinghieri riservati alle UUOO della  ex UTIC,  della Pediatria, del Centro di Fibrosi Cistica, della Riabilitazione, dei servizi Diagnostici, delle strutture che sono state chiuse, e non riapriranno, e di quelle che chiuderanno ancora, stante il “progetto poco chiaro che appare  verificare dagli atti, incompleti e di scarsa chiarezza ivi presentati”.

Il Ragioniere Fagnano, a parte l'aver  parlato solo e contro la 104, o  di altri diritti dei lavoratori, nulla ha detto sulle prospettive per Atri,  e non ha risposto affatto su necessità di personale Medico e Infermieristico, nonostante i tagli attuati, espressi dalle strutture ed UUOO C confermate, quasi a dire, questa è la realtà: ARRANGIATEVI !! ”Dimostrando di non conoscere questo patrimonio per la sanità Regionale, e tantomeno di interessarsene, giacchè, per lui, diviene solo importante il fare ridare i conti e basta, e seguire le diretive regionali, come ha ampiamente dimostrato di saper fare e di voler fare.

Tanto meno l'Assessore Paolucci, che ha volato alto, cioè al di sopra del “Gran Sasso”, e non ha fatto nessuna ammissione e dato nessuna prospettiva ad Atri, almeno questo è stato dato di capire agli astanti, facendo ulteriormente comprendere che Atri non lo conosce, e non lo ha mai conosciuta nelle sue peculiarità espresse in decenni di attività, e sulle sue aspettative per oggi. Eppure, ricordando l'avvenimento della manifestazione fatta ad Atri, nel 2011, contro Chiodi, lui venne, da Segretario regionale del PD, venne, forse perchè, allora era Chiodi da combattere, ed allora tutto andava bene, ed oggi, che ci si trova lui su quei banchi, decide, come nemmeno Chiodi si sarebbe sognato di fare, e non l'ha fatto.

Che dire : “E' STATA VERAMENTE UNA DELUSIONE !!!!”

Qualcuno ha detto che avevamo posti di Ostetricia e Ginecologia sic!! Ma è vero? Oppure sto sognando, giacche qualche mese addietro, è stato  lo stesso Fagnano che li ha rimossi, con un ordine di Servizio? Perchè poi? Nessuno lo sa!!! Ma a che gioco si gioca?? E per di più sulla pelle della gente? Del territorio di 18 Comuni dell'AREA VASTA?

Quello che è venuto fuori è stata, invece, la: CENTRALITA' DI TERAMO, DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI TERAMO, gli altri sono da corollario, in specie quello di ATRI, che sicuramente oggi paga il suo essere momento funzionale di Ospedale di frontiera contro le invadenze della sanità  privata del pescarese e del chietino.

Alle solite richieste del Sindaco di Atri, sicuramente il più autorizzato a dire la sua, in quanto rappresentante della città di ATRI, gli è stato più volte contestato il DIRITTO di parlare, di richiedere ulteriori precisazioni su:

       “CHE COSA SI INTENDESSE FARE PER L'OSPEDALE DI ATRI nel Prossimo futuro”.

Ma le risposte, la risposta non arrivava e non è arrivata, lasciandoci tutti a bocca asciutta, anzi con qualche nota polemica espressa palesemente da parte di alcuni Infermieri e Tecnici del Nosocomio, e dello stesso Sindaco, che chiedeva questi espressi chiarimenti e proponimenti. E che lo stesso  Monticelli ha poi esageratamente (per non dire altro) apostrofato,  redarguendo il medesimo Sindaco di Atri, che sicuramente non gli è passato nemmeno per la capa contraddirlo, ed ha tenuto banco alla …..... del Consigliere Regionale di attendere solo questo chiarimento, e li ha invitati presso il Consiglio Comunale di Atri, che sicuramente diserteranno ancora, stante i loro precedenti. Ma questa è un'altra storia.

Ed allora? Cosa succederà? Non si sa ancora. Nulla ci è stato detto di più, salvo alcune ulteriori certezze, e che cioè perderemo ancora Servizi ed UUOO SD, quali: Oculistica; Pediatria; UTIC; Fibrosi Cistica; Urologia. Oppure no !!!!

Quindi, hanno paragonato l'Ospedale di Atri, il 5° Ospedale Abruzzese, come il  penultimo in Regione, al di sotto di S. Omero, al quale abbiamo insegnato ad essere un Ospedale noi di Atri, con le nostre eccellenze, le nostre  capacità fai da te, che sono state vilipese ed offese, ed oggi anche  privatizzate, o portate  alla centralità della gestione di Teramo, finalmente per questi signori, era tanto che aspiravano a questo, e ve lo posso proprio assicurare che era, ed è stato sempre così. Ci sono riusciti finalmente!!!

Che dire:  ASPETTIAMO UN NUOVO INVITO  ED ALTRE CHIARIFICAZIONI PRESSO UNA SEDUTA DI UN CONSIGLIO COMUNALE AD ATRI, SE AVRANNO LA “BONTA'” DI ESSERE PRESENTI.

Grazie,  Signor D'Alfonso, grazie Signor Paolucci, grazie Consigliere Regionale L. Monticelli,  a lei, ed ai suoi due colleghi teramani, Mariani e Pepe, grazie al PD locale, provinciale e regionale, per il male che avete fatto all'Ospedale di Atri in appena due anni di gestione del potere regionale ed in specie,  in materia di Sanità.

Salutammo !!Salutammo!!!

Mario Marchese, Comitato Difesa Ospedale di Atri