Pubblicato Mercoledì, 29 Giugno 2016

REDATTO NELLE SEGRETE STANZE, SENZA COINVOLGERE IL CONSIGLIO!

IL PIANO SANITARIO REGIONALE

Come c'era da aspettarselo per i non addetti, è stato presentato il Piano Sanitario Regionale della Regione Abruzzo, 2016-2018 (triennale), o meglio, il Piano di Riordino degli Ospedali e loro classificazione, senza che si abbia avuto, come è loro costume democratico fare (sic!) la minima accortezza politica e direi dovuta, di farne partecipe i componenti il Consiglio Regionale tutti, e men che meno le OOSS, e soprattutto le ISTITUZIONI, Sindaci, ASL, in specie la dove insistono gli Ospedali che si  ritrovano ad essere declassati dalla mattina alla sera.

Ovviamente, cari signori, non è mia la  lamentela, ma delle stesse istituzioni regionali, dei Capi Gruppo e dei Consiglieri Regionali, sia di maggioranza (Gerosolimo) che di minoranza: M5S, FI, AC, etc. Figuratevi voi i Partiti tutti di maggioranza (PD-SEL-IDV), le OOSS Confederali, sicuramente tutti buoni ad assentire  ai progetti e  buoni propositi del Presidente e dell'Assessore preposto.

Che tristezza verificare questo metodo, ma come si dice, se va bene  all'ambiente, così si fa, come è avvenuto per i Punti Nascita, come è avvenuto per le declassificazioni, soppressioni e privatizzazioni presso l'Ospedale atriano, come è avvenuto con le “mance alle cliniche private nel 2015 (7 milioni e passa)”, come è avvenuto per le “nomine nelle varie ASL”, come è avvenuto per gli “accrediti alle cliniche private rinnovate nel 2016”.

Già, come si poteva fare un PSR, se non prima avveniva questo  progetto dei riaccrediti  dei: “Posti Letto e  di varie specialistiche  alle cliniche private?” Condito il tutto anche con qualche soppressione di UUOO o Reparti, come è avvenuto ad Atri sia del Punto Nascite che della Ostetricia e Ginecologia ed altro?

Già!  Si dovevano fare prima queste cose e poi fare altro, ed alla faccia della democrazia, alla faccia della partecipazione, alla faccia  delle Istituzioni tutte.

Prima si è fatto questo e poi un Piano Regionale, e non l' incontrario, come  un “CENTRO SINISTRA SERIO, un' AMMINISTRAZIONE REGIONALE SERIA, AVREBBE DOVUTO FARE”. In poche parole come si faceva una volta da parte della sinistra. Compreso il messaggio???

Nessuno ha detto nulla, nessuno dice nulla, all'infuori del M5S e qualche volta FI.

Per il resto tutto va gonfie vele, speriamo, che prossimamente, cioè tra 2 anni, tutto questo non venga dimenticato  dal popolo abruzzese, ma gli esiti delle elezioni  municipali ultime, dimostrano, in controtendenza nazionale, quello che l'Abruzzo è, e rimane, cioè UN FEUDO, ora di questo, ora di quello, ed alla faccia  delle vere esigenze ed aspettative del popolo e delle istituzioni democratiche abruzzesi. Spero in un vostro ripensamento, ma non ci credo affatto.

Cordialmente,

Mario MARCHESE Comitato Difesa Ospedale Atri