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- Pubblicato Giovedì, 23 Giugno 2016
UNA LENTA AGONIA NELLA GENERALE INDIFFERENZA
ENNESIMA SOPPRESSIONE DI UN SERVIZIO STORICO AL PRESIDIO OSPEDALIERO DI ATRI:“IL CENTRO TERMALE”
Che dire ormai, un giorno si e l'altro pure, al Presidio Ospedaliero S. Liberatore di Atri, vengono soppressi SERVIZI storici, esistenti da 40 anni ed oltre, senza un'analisi dei costi, senza un progetto alternativo per gli utenti, senza un cazzo di nulla a cui votarsi, confrontarsi. Tanto gli utenti si devono arrangiare e si arrangiano come possono, ed alla faccia del servizio pubblico, di una sanità pubblica, che viene sempre di più privatizzata e sempre di più spinta verso il privato in un modo o nell'altro, anzi, direi con la cieca volontà di farlo, tanto nessuno ormai dice nulla, e tutto si accetta, salvo proteste espresse su queste pagine, direi, quasi al vento.
Cari miei sindacalisti Confederali, politici del PD, di Atri e di altrove, tanto siete la solita specie, state proprio mettendo a terra il nostro Ospedale, con arroganza e presunzione, stante appunto il “SILENZIO” ormai assordante della politica e del sindacato intorno a queste soppressioni e relative privatizzazioni, per poi “piangere” lacrime di coccodrillo, nel momento in cui si perdono posti di lavoro e servizi, che altri hanno costruito per la collettività, per l'utente, non certamente voi o la vostra generazione o il vostro impegno.
Proprio oggi, stranamente, che in Atri è stata svelata una Via di Atri a Saverio Mattucci, storico Presidente emerito del Presidio Ospedaliero di Atri, con cui mi sono scontrato ripetutamente da sindacalista e della CGIL e da Consigliere del PCI e di PRC, in anni passati, ma sempre con la estrema correttezza e motivazione di far crescere l'Ospedale atriano, e cercando, e ripetutamente anche, abbiamo sempre trovato soluzioni e proposte per far crescere ai livelli di cui l'Ospedale di Atri si è sempre vantato essere, ed è stato considerato sia in città, che nel territorio o nella Regione Abruzzo ed anche fuori di essa una qualità a cui far riferimento. Ma queste sono chiacchiere morte, ricordi, sono arrivati loro, e loro distruggono tutto con scuse varie, ma senza farsi carico della loro autonomia decisionale e di gestione, altrimenti cosa stanno a fare? Si arraffano.........letteralmente lauti stipendi e lauti premi di risultato per fare e proporre cosa poi?
Cosa ci stanno a fare i vari Direttori Generali, Direttori Sanitari ed Amministrativi, di ASL e di Presidio, quando basta una letterina qualsiasi, anzi una “telefonata” per chiudere e sopprimere servizi all'utenza esistente da decenni? Da trent'anni? Ho saputo proprio oggi, che il “CENTRO TERMALE di Atri”, uno dei primi d'Abruzzo, istituiti in Regione, se non il primo, in costanza di prenotazioni, e di prestazioni a pagamento per circa 6, 7 mila prestazioni annui, anche perchè, altro non viene ordinato ai pazienti, preferendo terapie aereosolizzate in confezioni farmaceutiche, invece di proporre loro quelle termali o di servizio con minori costi e maggior efficacia. Ma detto questo, appare ulteriormente sconcertante la volontà di non voler eseguire prestazioni di lavaggi nasali etc, che raggiungono poi lo stesso risultato, con la presenza di uno ORL da voler convenzionare, invece che avere persone, cittadini, poi costretti a presentarsi presso aree termali con relativi ulteriori costi pubblici e personali, ma questa è un'altra questione, ma a chi lo dico questo, giacchè si parla di costi, anche questo è un costo che si possono evitare sia ai pazienti che al SSN. Ma non si vuole, si, si sopprime e buonanotte. Ma dove siete cari politici, fautori della cosa pubblica, ma lo sapete o no quello che avviene in Atri e penso anche in altri Presidi dell'ASL? (vedi Giulianova?) anche in questo settore?
Io credo di no, anzi, visti i fatti, penso che c'è della complicità o del menefreghismo intorno alla questione sanità nel territorio e davanti ai problemi insorgenti all'Ospedale di Atri, un giorno si a l'altro pure. Ma se a voi va bene, a me proprio no, e continuo in questa mia solitaria denuncia.
Pro memoria per gli smemorati di professione, in Atri sono stati soppressi in questi 2 anni di Regione piddina i seguenti servizi ed UUOO:
-chiusura dell'h24 della Urologia in Day Surgery;
-chiusura del Punto Nascite;
-chiusura della Ostetricia e Ginecologia;
-privatizzazione della Cucina fai da te di Atri;
-privatizzazione del CUP di Atri;
-soppressione della Fisiopatologia Respiratoria;
-soppressione dell'UTIC o Cardiologia h24, con Guardia Divisionale della Medicina Generale, così come avveniva 40 anni addietro, come in un
Ospedaletto di Gissi ed altri del territorio;
-e non ultimo, la soppressione del Centro Termale di Atri, uno dei primi d'Abruzzo presso un Ospedale.
Mario Marchese, Comitato Difesa Ospedale Atri