Pubblicato Martedì, 14 Agosto 2012

EDITORIALE

DA TRE MESI INSIEME, PER AMORE VERSO LA CITTA

 

 

I numeri, con il loro arido linguaggio, ci confortano e ci incoraggiano: dalla creazione del sito sono stati circa 3.500 i visitatori e oltre 7500 le pagine consultate. Si temeva una contrazione nei caldi mesi estivi, invece le statistiche ci dicono che il trend è in continuo aumento e possiamo contare su una media di circa 50 contatti al giorno. Non è male per una esperienza che deve ancora irrobustirsi e arricchirsi di nuove e intelligenti collaborazioni.

Sono passati tre mesi da quella intensa serata del 6 maggio quando la nostra avventura editoriale fu proposta all’attenzione dell’opinione pubblica nella riuscita manifestazione nella solenne cornice del Teatro Comunale.

L’iniziativa ha incontrato, da subito, l’interese e la curiosità di una città, fondamentalmente pigra, e scettica verso tutte le novità. Siano abituati ad un atteggiamento di diffidenza, di scettica concessione di credenziali. Le cifre citate, invece, ci incoraggiano nel cammino, segnalano un interesse non occasionale, stimolano alla ricerca di un ulteriore e forte impegno per fare di “indialogo” uno strumento utile per contribuire a disegnare un futuro possibile e un avvenire non rinunciatario per la nostra comunità.

L’Associazione culturale “Gli Acquaviva” ha avuto il coraggio e la intuizione di inserire nel suo programma la creazione di un periodico online per raccogliere voci e suggerimenti, favorire confronti e discussioni, diffondere quella cultura che non è solo archivio nobile del passato ma anche capacità di tracciare nuovi sentieri nel deserto dei nostri tempi.

In questi mesi abbiamo dato spazio a tutte le segnalazioni, abbiamo messo in rete interventi di alto profilo culturale, abbiamo svolto, crediamo, una utile opera di informazione sui grandi e piccoli eventi che caratterizzano l’estate atriana.

La grafica, affidata alle capacità di Massimo Spezialetti, si è fatta più sciolta e accattivante, la sezione fotografica ha ospitato materiale di indubbio interesse, gli articoli e le riflessioni pubblicate hanno spaziato negli ambiti più ampi e coinvolgenti.

Certamente occorre fare di più e meglio. Ma, non dimentichiamolo, anche le idee più belle camminano sulle gambe degli uomini. Abbiamo bisogno di collaboratori, di recuperare disponibilità ad impegnarsi per fare di “indialogo” uno spazio sempre più vivo di incontro e di dibattito. Avvertiamo la necessità di allargare gli orizzonti per coinvolgere aree più vaste del territorio suscitando una passione civile che si traduca nel mettersi in gioco, nel ‘metterci la faccia’, nel sentire la comunicazione come mezzo moderno e indispensabile per la maturazione democratica e civile della società.

Rinnoviamo, quindi, l’appello a collaborare, a farci pervenire suggerimenti e critiche, a commentare con intelligenza costruttiva quanto viene pubblicato.

Con piacere abbiamo constatato che i contatti provengono da ogni parte d’Italia e anche dall’estero: segno dell’attenzione e della curiosità che gli amici che abitano fuori Atri ci hanno riservato. La magia della rete permette questo ‘incontro’ sulle coordinate della moderna tecnologia.

Siamo nel cuore dell’estate e con piacere auguriamo ‘buon ferragosto’ a tutti voi lettori ringraziandovi per la benevolenza con la quale ci avete accompagnato in questi primi mesi.

Ma non vogliamo scadere nel monologo. Non ce lo permette la testata e non ce lo consente lo spirito con il quale ci siamo imbarcati in questa affascinante e stimolante impresa.

Tante iniziative sono in programma e vi saranno puntualmente illustrate. Ci sostiene un sogno, un desiderio: dalla piazza dominata dal campanile dove si intrecciano i commenti quotidiani sui fatti della città, alla piazza virtuale, non meno reale, dove l’incontro è altrettanto vivace e la possibilità di contribuire al bene di tutti ancora più efficace, passando dalla sterile protesta alla positiva proposta.

Mentre la crisi morde la carne della nostra storia, c’è bisogno di uno sforzo di inventiva, di fantasia, di creatività, per sconfiggere il pessimismo e permettere al…famoso arcobaleno di non disertare i nostri cieli.

Paolo Pallini