Pubblicato Giovedì, 26 Maggio 2016
Scritto da Nicola Dell'Arena

VIENNA CHIAMA ROMA

L'EUROPA TRA PAURE E SPERANZE

Le ultime elezioni austriache hanno messo paura a tutta l’Europa. Tutti hanno avuto paura e in Italia Gentiloni e Renzi l’hanno ammesso e alla fine hanno tirato un sospiro di sollievo. 

Alle 20,00 ho messo la televisione sul TG1 per sapere i risultati, ma visto che Hofer era in vantaggio, con lo scrutinio dei seggi elettorali, il TG1 non ha dato neanche la notizia. Si son messi paura pure quelli del TG1 che dovrebbero essere imparziali.

Ed ecco la prima chiamata. Alle 20,00 si sapeva i dati definitivi dell’elezioni austriache e l’Europa ha cominciato a tremare. Il 5 giugno in Italia ci sono le elezioni amministrative dove si vota fino alle 23,00 per cui i risultati definitivi si sapranno il giorno dopo. Non solo c’è stato il tentativo, da parte del Ministro dell’Interno, di far votare anche il lunedì con un aggravio di costi inutile ed insostenibile. Ma è così impossibile, in Italia, chiudere i seggi ad un’ora tale che alle 20,00 si possa avere i dati definitivi come avviene in quasi tutti i Pesi europei e non vi racconto quello che avviene nei seggi dopo le 23,00.

Subito dopo aver dato i risultati dello scrutinio dei seggi Vienna ha dato una proiezione dei dati definiti a seguito dello scrutinio dei voti arrivati per corrispondenza. Lunedì, con puntualità, sono arrivati i dati che confermavano la proiezione con la vittoria di misura di Van der Bellen e l’Europa ha tirato un sospiro di sollievo insieme al TG1.

La seconda chiamata. I dati definitivi hanno confermato la proiezione. Negli ultimi giorni, in occasione dell’elezioni amministrative di Roma , sono stati pubblicati diversi sondaggi con dati strabilianti e stranulati, che riflettono la volontà di chi li paga. Possibile che non riusciamo ad essere seri neanche con i sondaggi?

In Austria si sono svolte  elezioni presidenziali con il voto diretto dei cittadini, come avviene in quasi tutti i paesi europei. La terza chiamata. Possibile che nella revisione della nostra Costituzione non si poteva inserire il metodo diretto dell’elezione del Presidente della Repubblica?

Nelle ultime elezioni del Trentino abbiamo avuto il  55 % di votanti e al ballottaggio il 40% contro il 78% degli austriaci. Oramai in tutte le elezioni al ballottaggio si arriva al 40% e ritornare all’80% è quasi impossibile se i politici non tornano ad essere sinceri ed onesti. La quarta chiamata.  Possibile che non esiste un metodo per eleggere il sindaco senza passare per il ballottaggio e di conseguenza eliminare un grosso spreco di denaro pubblico, visto che alla fine il sindaco viene letto dal 25% degli elettori.

Torniamo alla paura. Ho letto con molta attenzione quello che ha scritto Alfio Carta sull’Europa e sulla sua perdita di identità. Sono completamente d’accordo su quanto ha scritto e se si potesse fare metto la mia firma sui suoi articoli. Io non ho avuto paura della vittoria di Hofer e come ho scritto l’anno scorso non credo più in questa Europa. 

Agli antieuropei, per offendere , viene affibbiata la  parola “populismo”.  Non ho capito niente e mi faccio aiutare dallo Zingarelli il quale per populismo riporta “ideologia caratteristica di rnovimento politico o artistico che vede nel popolo un modello etico e sociale”. Oddio capisco meno di prima. Ma questa ideologia mi hanno sempre insegnato che è l’asse portante della sinistra italiane ed europea.

Non ho avuto paura ma al contrario della grande vittoria di Hofer (prima aveva il 5%) tutta l’Europa ne deve prendere atto, riflettere sugli errori, e sui problemi del proprio fallimento. Questa vittoria potrebbe essere il primo passo per far ritrovare all’Europa la sua identità perduta e il suo percorso smarrito. Del resto questa vittoria non è isolata, in alcuni paesi dell’Est la destra già governa ed in Francia e Germania si trova al 30,00%.

La quinta chiamata. Spero che anche l’Italia si risvegli dal suo torpore e si possa ricreare una Europa diversa. 

Nicola Dell’Arena