Pubblicato Domenica, 21 Febbraio 2016
Scritto da Santino Verna

IL GIARDINO DELLA MEMORIA

IL CAMPOSANTO MONUMENTALE DI ATRI, MERAVIGLIOSO ESEMPIO DI MANUTENZIONE

Il camposanto monumentale di Atri potrebbe essere la ciliegina sulla torta della visita alla città degli Acquaviva. Non suscita affatto visioni pessimiste, ma sprona a lavorar bene, per la collettività e il decoro della memoria.

Grazie al Sindaco Dott. Gabriele Astolfi, all’Ufficio Tecnico con il suo Responsabile Arch. Gino Marcone, alla Ditta Dermacem di Domenico De Luca, di Tagliacozzo e ai solerti custodi Fabrizio Leonzi e Roberto Ferri, giovani atriani molto dinamici, nel giro di poco tempo, il cimitero di Atri ha ripreso la fisionomia iniziale, di splendido giardino della memoria, separato dal centro storico, ma ad un tiro di schioppo dalla chiesa magistrale di S. Giovanni.

Aiuole ben curate, pavimenti e fontanine sempre in ordine, cappelle di famiglia e comuni oggetto di attenta manutenzione, sono il biglietto da visita di un camposanto frutto dell’ingegno del liberalismo illuminato del tempo di allora, perché prima le tumulazioni avvenivano nelle chiese. La cisterna romana al di sotto della Cattedrale custodiva i canonici e i cittadini illustri.

Attraverso la visita al camposanto è possibile ricostruire, parzialmente, la storia e le vicissitudini di tante famiglie atriane, non di rado trasferite altrove, in Italia e all’estero, quando l’urgenza di lavoro costringeva all’espatrio. Una storia segnata dalla fede, con diciassette secoli di cristianesimo. Tante famiglie religiose, tanti sacerdoti, diverse confraternite e passaggi, anche fulminei, di Santi lungo il pellegrinaggio terreno, hanno scritto, assieme a tanti uomini e donne nutriti di passione civica, la sgargiante vicenda della cittadina dei calanchi.

Complimenti allora, a tutti quelli che si impegnano, in diversi modi, da vicino e da lontano, alla cura e alla custodia del camposanto, assieme agli altri sparsi nel territorio comunale, ovviamente meno solenni, ma non meno importanti per il reperimento di notizie, utili per la ricomposizione del mosaico della grande famiglia atriana, per costruire una società più umana e più giusta e proprio per questo più bella e più vera.

SANTINO VERNA