IL MOSAICO DELL’AMORE ASPETTA
LE TUE TESSERE…

 

 

“L’importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore”: in questa frase c’è tutta la sapienza e la ricchezza di cuore di Madre Teresa di Calcutta. La sua vita si è snodata come un meraviglioso inno all’amore, un mosaico luminoso con tante piccole tessere: semplici e forti gesti che hanno lasciato un’impronta nella storia dell’umanità.

Le grandi rivoluzioni, quelle che cambiano il mondo, si nutrono di piccole cose, alla portata di tutti.

“Se vuoi che il mondo sia pulito – ha detto il grande Martin Luther King – comincia a pulire davanti a casa tua…”. Vogliamo, tutti, un mondo diverso, ci lamentiamo della crisi di valori, siamo pronti ad additare errori e comportamenti sbagliati degli altri, ma facciamo fatica ad essere protagonisti del rinnovamento della società. E’, sempre, colpa degli altri, mai nostra. E tutto continua ad andare secondo modelli che contestiamo ma che evitiamo di impegnarci a cambiare.

L’alibi è scontato: è troppo grande il problema, non ho forza e risorse sufficienti, sono altri che decidono, che hanno potere…. La pigrizia mentale alimenta così l’ignavia, lo star fermi, le chiacchiere da bar, il senso di sconforto e di resa.

“Comincia a pulire davanti casa tua”, ci suggerisce il pastore protestante che pagò con la vita il suo impegno per i diritti civili. Occorre, sempre, pagare di persona, cioè metterci il proprio impegno, rimboccarsi le maniche, sporcarsi le mani, se vogliamo che qualcosa cambi. E’ importante convincerci che è nostra la responsabilità del futuro e crescere come cittadini coinvolti e consapevoli.

Il vandalismo che deturpa la nostra città e infierisce sulla bellezza della villa comunale, non è forse il segno non solo di inciviltà ma anche del non ‘sentire come nostri’ gli spazi pubblici nei quali viviamo?

L’esortazione a “fare piccole cose con grande amore” di quella grande, piccola donna che era Madre Teresa, segna un sentiero che tutti possiamo, dobbiamo percorrere.

A chi le faceva osservare che, di fronte agli immensi problemi del mondo, il suo impegno era praticamente inutile, lei rispondeva che certamente l’oceano è immenso, ma avrebbe avuto delle gocce in meno se privato del suo quotidiano servizio agli ultimi della terra.

Ci sentiamo persi e smarriti ed è forte la tentazione della resa, del rifugio nella comodità del proprio ‘io’. Così mettiamo la nostra firma in calce alle sterili lagnanze quotidiane.

Anche la nostra città ha bisogno di un risveglio di coscienza civica, soprattutto in un questo grave momento di crisi che dipinge a tinte fosche l’orizzonte del futuro. Non basta criticare, occorre agire, cominciando dal pulire il cortile di casa, cioè, al di là della metafora,  cominciando a fare il proprio dovere, a rendersi disponibili ad un forte impegno civile, a educare le nuove generazioni alla necessità e, perché no, alla bellezza dell’impegno sociale e politico.

L’ormai imminente scadenza elettorale amministrativa può essere l’occasione per far emergere sensibilità e rinnovate professionalità per quel bene comune che è la somma dei diritti e doveri personali.

Abbiamo tra le mani, tutti, tante piccole tessere: non buttiamole, ma impieghiamole per disegnare un mosaico in cui non manchino i colori della speranza e della fiducia nell’avvenire della nostra comunità.