Pubblicato Giovedì, 11 Febbraio 2016

M0NTICELLI SCRIVE AL MINISTRO DELLA SALUTE, AI SENATORI E DEPUTATI ELETTI IN ABRUZZO, ALLE AUTORITA' REGIONALI E AI SINDACI

LA NASCITA DI NOEMI INVITA A FARE CHIAREZZA!

Gentili Signori,

Nel tardo pomeriggio di ieri gli organi di stampa online, seguiti dai quotidiani di questa mattina, hanno dato notizia di un parto avvenuto in data 9 febbraio 2016 presso il Punto Nascita del “San Liberatore” di Atri (TE), reparto soppresso a decorrere dal 01/11/2015 in virtù del Decreto del Commissario ad Acta per la Sanità 10/2015 e della successiva Deliberazione n. 855 dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Teramo.

Secondo quanto riportato dalla stampa la donna, una cittadina italiana originaria di Atri e residente a Pineto, in data 8 febbraio 2016 si è presentata presso il Punto Nascita del “Santo Spirito” di Pescara, dove avrebbe ricevuto indicazione di abbandonare il presidio sanitario e di tornare a casa. La mattina successiva, ella si è rivolta al “San Liberatore”, dove il personale sanitario, vista l’imminenza del parto, si sarebbe visto costretto a rimettere in funzione le sale di Ostetricia, verosimilmente in stato di abbandono e non perfetta efficienza, e a richiamare altri specialisti dall’Ospedale “Mazzini” di Teramo, distante circa 45 minuti di tragitto automobilistico.

È superfluo sottolineare che quanto avvenuto rappresenta un inaccettabile disservizio ai danni della famiglia coinvolta, che si è risolto positivamente solo grazie alla condizione ancora agibile del soppresso reparto del “San Liberatore” e della professionalità del personale coinvolto.

Particolare apprensione destano due elementi della vicenda. Il primo è il mancato trattamento ricevuto presso l’Ospedale “Santo Spirito” di Pescara, che già nel 2013 totalizzava più di 2000 parti annui, e per effetto del citato D. C. 10/2015 ha visto incrementare in modo considerevole l’afflusso di partorienti. Il secondo è il mancato trasferimento della donna presso un Punto Nascita funzionante in condizioni di sicurezza.

In considerazione di quanto denunciato dalla stampa, invito ciascuno di voi a voler esaurire ogni mezzo istituzionale per fare rapidamente chiarezza su quanto accaduto, su cosa non ha funzionato e su quali rischi si sono corsi, e in particolare sulle due questioni citate: l’Ospedale “Santo Spirito” di Pescara è in grado di gestire l’aumentato volume di parti derivante dagli effetti del D. C. 10/2015? È possibile, nella nuova conformazione del Percorso Nascita abruzzese, garantire alle donne il trasporto sicuro presso un reparto in efficienza?

Nel caso la risposta non possa essere pienamente positiva, invito ciascuno dei destinatari in indirizzo a lavorare, ciascuno per quanto di propria competenza, perché vengano quanto prima annullati gli effetti del D. C. 10/2015.

Colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.

Luciano Monticelli Presidente IV Commissione Consiliare Regione Abruzzo