Pubblicato Venerdì, 29 Gennaio 2016

L'ABRUZZO PROTAGONISTA IN EUROPA

Recepite le osservazioni presentate dalla IV Commissione Consiliare nel dicembre 2014: verso la tutela geografica dei prodotti tipici artigianali

Il Parlamento Europeo ha approvato a larghissima maggioranza (608 voti contro 43) una Risoluzione in cui chiede con forza alla Commissione Europea di estendere la protezione delle Indicazioni Geografiche ai prodotti non agricoli. Ora la palla passa alla Commissione, cui secondo l’ordinamento europeo compete la presentazione delle proposte di legge comunitarie.

Il testo approvato a Strasburgo ha recepito alcuni punti fondamentali sollevati dalla Regione Abruzzo, fra i quali la necessità di associare la protezione all’origine in un luogo ben determinato (e quindi non solo a determinati processi di produzione) e il costo della procedura ridotto al minimo, in modo da aprire la possibilità di riconoscimento anche a consorzi artigianali di piccole dimensioni.

L’iter della Risoluzione era partito nel 2014, quando Bruxelles aveva inviato agli Enti Locali europei un dossier preliminare sull’argomento, il Libro Verde. La Regione Abruzzo era stata fra le pochissime realtà italiane ad inviare le proprie osservazioni, tramite una Risoluzione approvata in IV Commissione il 23 ottobre 2014. Il numero totale di soggetti italiani che hanno partecipato alla consultazione è stato infatti molto basso: si fermava a 17, contando sia le Istituzioni che i soggetti di diverso tipo, come le università, i privati e le associazioni di categoria.

«In questa occasione l’Abruzzo ha agito da protagonista su scala europea», ha affermato il Presidente della IV Commissione Luciano Monticelli. «Su quest’argomento le osservazioni della Regione hanno fatto centro, e c’è da ringraziare il personale del Servizio Affari Istituzionali del Consiglio, che ha svolto un lavoro brillante. Che le nostre osservazioni avessero lasciato il segno me ne ero accorto già nel gennaio 2015, quando mi sono recato a Bruxelles, invitato dalla Commissione, per esporre la nostra posizione in una pubblica conferenza».

«Ora c’è da essere contenti per due motivi distinti», prosegue Monticelli. «In primo luogo per i nostri artigiani, che non appena la Commissione darà seguito alla decisione del Parlamento avranno a disposizione un nuovo strumento a costi contenuti per tutelare la propria produzione. Per rimanere agli esempi più vicini a noi, di questa possibilità potrebbero avvalersi per esempio i ceramisti di Castelli, o i virtuosi del tombolo. In secondo luogo c’è da essere contenti per tutti i consumatori, che saranno meglio informati sui loro acquisti. La tradizione artigianale del nostro paese è così profonda e radicata che i nostri produttori non devono temere la concorrenza di nessuno: basterà garantire trasparenza sulle filiere di produzione e tracciabilità dei manufatti perché possano competere con grande successo anche in tempi di globalizzazione».

Luciano Monticelli Pres. IV Commissione Consiliare Regione Abruzzo